Presidio al Policlinico San Marco Congelati altri 29 licenziamenti

Frenetica giornata di incontri: il vertice tra l’azienda e Palazzo Balbi si risolve in un nulla di fatto Martedì prossimo una nuova protesta dei sindacati, l’assemblea e il faccia a faccia con la proprietà
Manifestazione lavoratori licenziati presso Policlinico San Marco, Mestre.
Manifestazione lavoratori licenziati presso Policlinico San Marco, Mestre.

Manifestazioni, proteste e numerosi incontri incrociati tra sindacati, Regione, Asl 12 e proprietà hanno caratterizzato ieri la giornata del Policlinico San Marco. Un susseguirsi di eventi che almeno un risultato ha sortito: almeno fino a martedì prossimo non ci saranno nuovi licenziamenti (lunedì scorso sono stati 24) e il riferimento è chiaramente rivolto ai 29 addetti del ramo sanitario che ancora rischiano il posto in virtù del piano di riorganizzazione avviato dalla clinica.

Dalle 8 alle 17 di ieri, Cgil e Uil hanno dato vita a un presidio davanti e dentro i cancelli della sede di via Zanotto, presenti anche gli amministrativi e gli ausiliari licenziati tra lunedì e martedì. Fischietti e bandiere per farsi sentire. Dalla Cgil-Fp, presenti Sergio Chiloiro e Paolo Lubiato, il messaggio è stato chiaro: «Siamo imbufaliti per come è stata gestita la questione e attuati i licenziamenti. Non siamo contrari alla riorganizzazione della sanità, il territorio ne ha bisogno, ma non esiste che di fronte a una piccola difficoltà si arrivi a questo. Non accettiamo questi costi sociali, anche perché c’erano le alternative ai licenziamenti».

Dalla Uil-Fpl Francesco Menegazzi aggiunge: «Si devono verificare adesso le percentuali degli addetti che rientravano nelle categorie protette, perché ne sono stati lasciati a casa diversi e ci potrebbero essere ripercussioni sotto questo profilo. Adesso aspettiamo che la Giunta regionale deliberi gli ultimi dieci posti in più per l’hospice, poi vedremo. Ma in tutta questa vicenda dov’è il sindaco?».

In mattinata i vertici del Policlinico sono stati invitati in Regione, ma non si è risolto nulla sul fronte dei contratti di solidarietà proposti. Poi c’è stato un confronto tra la proprietà e i sindacati, che ora si rivedranno martedì prossimo per ragionare ancora sulle possibili soluzioni. Intanto sono stati congelati altri licenziamenti per almeno una settimana.

Un dialogo tra Regione e Policlinico è stato richiesto nuovamente anche dal consigliere regionale Gennaro Marotta. Nel pomeriggio di ieri Cgil e Uil hanno incontrato anche il direttore generale dell’Asl 12, Giuseppe Dal Ben, dopo che martedì avevano fatto altrettanto con il direttore amministrativo Fabio Perina. Dal Ben ha chiesto che lunedì prossimo gli venga portato l’elenco dei 29 addetti sanitari a rischio esubero.

Intanto si attendono le prossime mosse da parte della Regione, con Cgil e Uil che sottolineano il grande lavoro e la disponibilità che è stata manifestata dall’Asl 12 per trovare una via d’uscita favorevole ai dipendenti, anche con un ipotetico ricollocamento. Azione che in teoria potrebbe avvenire o in altre strutture private oppure nelle Asl territoriali. Martedì mattina, ad ogni modo, nuovo presidio davanti al Policlinico dalle 8, e dalle 9 alle 11 assemblea del personale prima dell’incontro tra sindacati e proprietà.

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