Presa la banda dei supermercati

Chioggia. I ladri sono incappati nel comandante dei carabinieri in borghese che faceva la spesa

CHIOGGIA. Mai rubare al supermercato, soprattutto se c'è un carabiniere che sta facendo la spesa.

È stato proprio questo il colpo di sfortuna capitato, martedì pomeriggio, a quattro giovani rumeni, tra i 21 e i 25 anni, domiciliati a Roma, che avevano fatto incetta di merce, senza pagarla, in tre supermercati cittadini: è il nuovo fenomeno dei taccheggiatori seriali che accumulano la merce rubata in “centri di smistamento” e la rivendono, in nero, a metà prezzo. Tutti e quattro sono stati arrestati e condannati per direttissima ieri mattina. Erano le 18.30, quando il maresciallo Basso, comandante della stazione di Chioggia, in quel momento fuori servizio e in abiti borghesi, davanti al Lidl, notava un'auto parcheggiata vicino all'entrata con tre uomini a bordo, atteggiamento di attesa. Al suo occhio allenato la cosa era subito parsa sospetta e, quindi, una volta dentro il negozio, si era guardato attorno. Non gli ci era voluto molto per notare un quarto uomo che, con alcune borse della spesa, piene di generi alimentari e non, si era diretto verso l'entrata. All'esterno si erano avvicinati alla stessa porta, i tre che, prima, si trovavano sull'auto: in un attimo il giovane all'interno del supermercato passa le borse agli altri che, tra l'altro, con la loro presenza, nascondono l'operazione agli occhi delle cassiere. Un sistema semplice ed efficace: non ci si mette nulla addosso, i sensori anti taccheggio non suonano, si può rubare parecchia merce, i complici esterni si allontanano e il ladro all'interno esce senza colpo ferire dalla barriera casse. Un'eventuale telecamera non serve, perché viene (forse) visionata tempo dopo e mostra solo volti sconosciuti. Se ne può accorgere solo qualcuno molto attento che sta lì in quel momento.

E, infatti, il maresciallo se n'è accorto, ha chiamato i colleghi e, nel frattempo, ha seguito con la sua macchina quella dei ladri. Pochi minuti e l'equipaggio del radiomobile ha fermato i sospetti e ha perquisito il bagagliaio trovando merce, per un valore di circa mille euro, sottratta, oltre che al Lidl, anche alla Pam e all'Eurospin, dove nessuno si era accorto di nulla. Al processo per direttissima, tre dei giovani rumeni sono stati condannati a due anni e due mesi di reclusione, e sono tuttora in custodia in carcere, il quarto, con una condanna a un anno e due mesi, è stato rimesso in libertà.

Diego Degan

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