Presa coppia di predoni con il rame dei cimiteri
CAMPAGNA LUPIA. Sgominata una banda di razziatori di cimiteri. L’operazione è stata portata a termine dai carabinieri che da tempo stanno controllando i camposanti della zona. Mercoledì i militari hanno fermato a Campagna Lupia un’auto di grossa cilindrata nella quale c’erano due trentenni, residenti nella provincia di Padova. I due appena fermati hanno cercato di velocizzare il controllo spiegando che avevano fretta, senza sapere che invece da tempo i militari erano sulle loro tracce.
Aperto il bagagliaio i militari hanno quindi trovato quello che si aspettavano: dentro c’era un ingente quantitativo di rame, una ventina di chili, e due statue in ottone, una raffiguranti un Cristo del peso di 15 chili e alta 60 centimetri, l’altra una Madonna, di 18 chili alta 65 centimetri. I carabinieri hanno poi trivato una serie di giunti idraulici in ottone per un peso di due chili, spezzoni di cavi in rame per una ventina di chili. Il rame era costituito da tantissimi lumini votivi di quelli cioè che si mettono usualmente sulle tombe. Ma la sorpresa non era finita lì.Nell’auto i due avevano anche dei martelli e scalpelli, cioè attrezzi adatti a strappare via le statue dai basamenti di marmo dei sepolcri. A quel punto per loro è scattato il fermo e sono stati portati in caserma a Campagna Lupia in via Salvo D’Acquisto dove sono stati interrogati e non hanno saputo dare spiegazione della presenza di quel materiale nella loro auto. È probabile che i due lo avessero rubato da poco dai campisanti della zona e che ora si apprestassero a rivenderlo al mercato nero. Sono stati denunciati per ricettazione in concorso e il materiale è stato sequestrato.
Bronzo e soprattutto rame sono infatti merce pregiata e permettono grossi guadagni ai malviventi privi di scrupoli. Da tempo infatti tanti cimiteri sono colpiti da veri e propri predoni che portano via tutto quello che può avere un valore commerciale cioè oltre a rame e bronzo, anche fiori. Per questo i residenti spesso hanno chiesto che a ridosso dei campisanti vengano posizionate delle telecamere. Il sindaco del paese Fabio Livieri è rimasto colpito dal fatto: «Se appurato che si tratta di predoni di cimiteri», dice, «arrivi per loro una giusta condanna, visto che non hanno rispetto nemmeno per i defunti».
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