Prende la multa al “T-red” Raffica di insulti al sindaco

Trentenne di Cavarzere denunciato per minacce e ingiurie dal primo cittadino Nella casa del giovane trovate anche armi che i carabinieri hanno sequestrato
Di Nicola Cesaro

SOLESINO. Prende una multa a Solesino, in provincia di Padova, e comincia a tempestare il sindaco di chiamate e messaggi, ma in poche ore si ritrova i carabinieri in casa. È costata cara la scarsa diplomazia a R.T., trentenne di Cavarzere, che mercoledì scorso si è visto recapitare nella propria cassetta della posta una lettera dal comando dei vigili di Solesino.

Il giovane era incappato nel “Photo-Red” di Solesino, l’apparecchio installato all’incrocio del “Cason” che rileva i veicoli che non si fermano con il rosso.

Il superamento della linea d’arresto da parte del veneziano ha fatto scattare la sanzione di 41 euro e contemporaneamente un feroce attacco d’ira dell’automobilista, che ha preso il cellulare e ha immediatamente contattato il comando dei vigili solesinesi per chiedere spiegazioni.

Che, evidentemente, non sono bastate al trentenne: l’automobilista ha aggredito verbalmente l’operatrice (affermando di volerle far «mangiare la multa a pezzetti»), ha riagganciato malamente e si è messo alla ricerca del numero di telefono del sindaco della località della Bassa padovana, Roberto Beggiato.

Recuperato il telefono cellulare del primo cittadino, il trentenne di Cavarzere ha messo in atto una vera e propria campagna di stalking contro Beggiato: in una prima chiamata il cavarzerano ha insultato il sindaco con epiteti come «truffatore» e «traditore dello Stato», facendo seguire a questa altri tre tentativi di chiamata.

Il multato è quindi passato ai messaggini inviati tramite cellulare direttamente sul telefonino del primo cittadino di Solsino: in uno, in particolare, le minacce si sono fatte chiare, visto che l’automobilista inferocito ha scritto «Io vengo a trovarti a casa traditore della patria».

Nel giro di un’ora il trentenne ha inanellato altri venti tentativi di chiamata, tanto che il sindaco si è rivolto al proprio comando della polizia locale. Gli agenti hanno preso contatti con i carabinieri di Cavarzere: «È emerso che quest’uomo deteneva legalmente nella propria abitazione delle armi, peraltro già oggetto di sequestro qualche anno fa», racconta il sindaco. «La relazione di servizio inviata dal nostro comando su quanto mi stava accadendo e le chiare minacce di questo signore hanno convinto i carabinieri di Cavarzere a fare tappa in casa di R.T. e sequestrare le armi detenute dall’automobilista (una pistola e un fucile, ndr), a titolo precauzionale».

Lo stesso Beggiato ha provveduto a sporgere denuncia per minacce e ingiurie e adesso la parola passerà presto agli avvocati.

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