Prende a pugni moglie e figli, arrestato

Marghera, la polizia ha fermato un 57enne dopo l’ennesimo caso di violenza. Ha anche minacciato di uccidere la donna

Violenze in famiglia, un nuovo arresto della polizia. Ancora in manette un padre-marito violento, già arrestato in passato per lo stesso motivo.

Nel pomeriggio di giovedì, poliziotti della sezione volanti, durante un intervento, hanno arrestato B.M., 57 anni, di Marghera, con precedenti per reati contro la famiglia, perché protagonista di maltrattamenti contro la moglie ed alcuni congiunti.

In particolare, l’uomo, verso le 15.30, a seguito di una violenta discussione con la moglie, avvenuta nella loro abitazione a Marghera, dopo averla colpita al volto con un pugno, l’aveva afferrata al collo minacciando di ucciderla. Analoga sorte avevano subito i figli della malcapitata, tra cui un minorenne, e il cognato che nel tentativo di calmare l’uomo erano stati colpiti con calci e morsi, riportando numerose contusioni.

L’intervento degli agenti della volante inviata sul posto dalla centrale ha impedito che l’episodio degenerasse. Tuttavia, anche in presenza degli agenti, B.M. aveva continuato ad inveire contro la moglie minacciando, inoltre, di bruciare la casa con tutti gli occupanti dentro non appena la polizia se ne fosse andata.

Vista la gravità della situazione, nonché i precedenti specifici dell’uomo, numerose denunciato all’autorità giudiziaria per episodi analoghi nell’arco di un periodo breve, la coppia è stata accompagnata negli uffici della Questura dove la donna formalizzava l’ennesima denuncia nei confronti del marito.

B.M., alla fine è stato arrestato in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, Una volta avvisato il pm di turno l’uomo è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

Le violenze domestiche e di genere sono un problema reale che non tende a diminuire. Vittime quasi sempre sono le donne, mogli e madri, sottoposte a violenza fisica, sessuale e psicologica.

Nel corso dei primi nove mesi dell'anno sono state già 155 quelle che si sono rivolte al Centro antiviolenza del Comune, attivo nel contesto del Centro Donna dal 1995 e sostenuto con fondi di legge regionali e statali. Tre sono invece le case rifugio, dove donne e minori possono trovare un luogo sicuro e tranquillo in cui spostarsi, lontano dalle violenze cui sono sottoposti nella loro casa. (c.m.)

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