Premiati per la pulizia del mare sei comandanti di pescherecci
CHIOGGIA. Sono stati premiati con un adesivo («Questa barca si prende cura del mare») da affiggere sul peschereccio, per aver contribuito a “pulire” il mare, ma ora i loro sforzi hanno bisogno della continuità che solo un impegno delle istituzioni può permettere.
“Loro” sono sei comandanti di pescherecci chioggiotti (Giorgio Fabris, Denis Padoan, Elio Dall'Acqua, Roberto Penzo, William Perini ed Enzo Zennaro) che, per tre anni, hanno aderito al programma pilota De Fish Gear, coordinato dall'Ispra di Chioggia, che prevedeva, appunto, il recupero dei rifiuti sparsi in mare: dalle quasi indistruttibili bottiglie di plastica, a quelle di vetro, il legno di vecchi scafi e bricole, rifiuti dell'edilizia, le reti “fantasma”, abbandonate o strappate, ecc. I sei pescatori hanno sistematicamente accantonato e portato a terra il materiale di risulta che, insieme al pesce, rimaneva nelle loro reti e, in un paio di occasioni, hanno compiuto dei veri e propri monitoraggi per raccogliere rifiuti e classificarli per quantità, tipo, luogo di ritrovamento. Trenta tonnellate solo nell'ultimo anno. Ma ora che il progetto pilota sta per terminare la raccolta di rifiuti non potrà essere “estesa” a tutta la marineria, perché manca un centro di raccolta funzionante. Doveva, nelle intenzioni, essere realizzato dal Comune con i fondi del Gac, a Punta Poli, ma così non è stato. Per cause oggettive, come il crollo di una parte della banchina, ma anche soggettive, come il disturbo che avrebbe potuto creare ad alcune attività. Ma, soprattutto, perché mancano i fondi per uno smaltimento continuativo dei rifiuti che, va detto, non sono solo “chioggiotti”, anzi. Fino ad ora lo smaltimento è stato pagato con i fondi del progetto sperimentale, ma in futuro?
Diego Degan
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