Premi più alti ai dirigenti in municipio è rivolta

CHIOGGIA. Forti malumori tra i dipendenti comunali per la decisione di modificare le modalità di erogazione dei premi produzione. Con il nuovo sistema si “toglierà ai poveri per dare ai ricchi” ovvero saranno privilegiate le figure di fascia più alta che già percepiscono stipendi superiori e non ci saranno più contributi a pioggia.
Da Palazzo spiegano che la procedura, del tutto legittima, è stata avallata dalle sigle sindacali e dalle rsu. Il caso è scoppiato qualche giorno fa quando alcuni dipendenti di fascia più bassa (a, b, c) hanno capito nel concreto cosa comporteranno le nuove modalità di erogazione dei premi produttività decise dalla giunta dopo un’assemblea dei lavoratori e la firma delle rappresentanze sindacali.
Non ci saranno più erogazioni a pioggia, ma saranno premiati quei dipendenti di fascia alta (d) che non hanno ruoli dirigenziali ma che hanno avuto mansioni crescenti nel tempo a causa del blocco nelle assunzioni. In molti hanno semplificato l’operazione sostenendo che in Comune si tolgono soldi ai poveri per darli ai ricchi e la polemica è subito montata. A raccoglierla il consigliere della Lega, Marco Dolfin, che invita l’amministrazione a fare retromarcia. «Siamo al paradosso», sostiene Dolfin, «chiaro che non siamo di fronte a nulla di illecito, perché l’accordo è frutto di una concertazione sindacale, ma forse qualcuno ha trattato la cosa con superficialità e ora che le cose sono chiare il malcontento è palese». Pare che i dipendenti con stipendi base, attorno ai 1000 euro al mese, possano perdere premi di 150 euro l’anno che verrebbero dirottati per erogare premi di 500 euro alle fasce più alte. «L’accordo», spiega Dolfin, «prevede anche nuove posizioni organizzative che andrebbero a colmare la mancanza di personale in alcuni uffici». Il contratto dei dipendenti pubblici ha una parte approvata a livello nazionale e una parte specifica che viene discussa in sede locale. Il comune di Chioggia propone una bozza che viene esaminata in sede di contrattazione dalle parti in causa: per l'amministrazione da due dirigenti, per i lavoratori dalle Rsu e dalle sigle sindacali che firmano il contratto a livello nazionale. «Abbiamo proposto», spiega l’assessore al personale, Luigi De Perini, «che tutti i dipendenti possano avanzare di carriera con le progressioni orizzontali, mentre alle figure apicali non dirigenziali, che hanno responsabilità diffuse nell'organizzazione della macchina comunale, vengano concessi degli aumenti. Il premio produttività non è eliminato, ma seguendo gli orientamenti legislativi nazionali, non verrà distribuito a pioggia, ma con la valutazione del merito. La proposta è stata accettata dai lavoratori, che hanno delegato le Rsu a firmare senza riserve e senza presentare modifiche».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia