Premi Panathlon, esplode la rabbia di Brugnaro
MESTRE. È la grande festa del Panathlon di Mestre, in coincidenza con la festività della Madonna della Salute. Un rito che si ripete da 32 anni, ma raramente si era registrato un fuori programma come quello portato in scena dal presidente della Reyer, Luigi Brugnaro, dopo aver ricevuto il premio da Giorgio Chinellato. La festa dello sport con la consegna del “Città di Mestre”, che gratifica atleti, dirigenti, allenatori e società, emergenti o affermati, cercando di coinvolgere il maggior numero di discipline possibili. «È sempre un momento di grandi emozioni» ha esordito Chinellato, «anche perché molte volte questo premio è stato consegnato ad atleti che sono diventati in seguito dei campioni a livello mondiale. Crediamo che questo premio porti bene a chi lo riceve». Il top al momento della consegna del premio a Luigi Brugnaro, presidente della Reyer, autore di un inatteso fuori programma. «Voglio condividere questo premio con tutte le persone che ci stanno dando una mano» ha iniziato soft il numero uno di Umana per poi partire in quarta, «ma questa è anche l’occasione per dire basta e farlo sentire a voce alta. Io investo 10 milioni all’anno nella Reyer: abbiamo coinvolto 22 società nel progetto del settore giovanile, creato un movimento che coinvolge bambini e famiglie, e mi sento dire da persone, come ad esempio Beppe Caccia o Franco Conte, che ho un ritorno personale da questa mia partecipazione attiva nel mondo dello sport. Per non parlare della situazione scandalosa della Misericordia, un’iniziativa ferma da anni nonostante gli investimenti già effettuati. È ora di dire basta a tutte quelle persone che bloccano lo sviluppo di questa città. E credo che un segnale forte, fortissimo, debba venire proprio dalle società sportive: è ora che i dirigenti tirino fuori gli attributi, che scrivano o si facciano sentire, per ottenere quello che meritano per i loro sacrifici. Sono le società di vertice che trascinano tutto il movimento , la Reyer è in serie A e vogliamo rimanerci». Un torrente in piena il presidente della Reyer, una sala silenziosa, ma coinvolta dalle sue parole. Prima e dopo la consegna dei premi agli altri intervenuti: ha aperto la passerella il nuotatore Lorenzo Trevisan e chiuso la serata Angelo Sentieri, presidente della Polisportiva Bissuola, per l’impegno sociale. In mezzo sono sfilati Omar Venuda (atletica leggera), Davide D’Appolonia (calcio), l’allenatore Giorgio Citton (ginnastica artistica), Francesco Benussi (calcio), i dirigenti del Marchiol Mogliano Rugby, campione d’Italia 2013. Un pensiero speciale a Paolo Bertan, il presidente della Canottieri Mestre scomparso qualche mese fa, al quale è stato dedicato il premio alla memoria “Una Vita per lo Sport”
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