Prelievo “fantasma” in banca poco prima che Florina sparisse

Nuovo inquietante particolare nell’inchiesta sulla venticinquenne di Cazzago scomparsa due anni fa L’avvocato della famiglia: «Questo è un caso di omicidio. Vanno analizzati altri due cellulari sospetti»

PIANIGA. «Chiederemo alla magistratura di acquisire i tabulati di altri due cellulari di conoscenti di Florina Simion, che mancano all’analisi. Siamo convinti che questo sia un caso di omicidio. Sono passati quasi due anni di distanza e la sua famiglia è nella completa disperazione». A dirlo è l’avvocato Stefano Tigani che sta seguendo da vicino la vicenda della venticinquenne di Cazzago scomparsa, caso che con il passare dei mesi si infittisce sempre più.

Emerge infatti come il giorno prima della sua scomparsa, Florina ha prelevato da suo conto corrente 250 euro e poi, pur avendo dei contanti a disposizione, abbia pagato con un bancomat.

Florina è una ragazza di 25 anni, che il 26 febbraio di due anni fa sparì misteriosamente dalla sua casa di via Ariosto. Da allora di lei non si è più trovata traccia. Florina se ne andò a piedi, ma soffriva di un grave forma di epilessia e senza le pastiglie che abitualmente prendeva, e che vanno assunte quotidianamente, sapeva di essere a rischio attacco. Eppure non ha preso quelle medicine per lei così importanti.

Per capire se la giovane si fosse gettata in acqua erano stati controllati i fiumi e canali della zona. A dare una mano ai carabinieri nelle ricerche erano intervenuti anche i vigili del fuoco, senza però alcun esito.

«Poco dopo le 20.30 del 26 febbraio», spiega l’avvocato Stefano Tigani, «dal cellulare di Florina era partito un messaggio confuso una sorta di messaggio automatico tipico di una persona che sta correndo con il cellulare o che preme il cellulare in situazione di pericolo ma non riesce a spedire alcun messaggio. C’è poi il fatto che il 25 febbraio il giorno prima della scomparsa di Florina, lei ha prelevato dal suo conto corrente 250 euro. Ha poi fatto un acquisto per 7 euro con il bancomat, come insomma se quei soldi non fossero per lei o dovessero essere usati in un secondo tempo».

Ad analizzare i tabulati dei cellulari e le e mail, su disposizione dell’avvocato Tigani e dalla famiglia, è l’ingegner Nicola Chemello, già incaricato da diverse Procure ad emettere pareri su casi simili. «Per avere il quadro completo della situazione», spiega Tigani, «ci servono ancora le analisi dei tabulati di due telefoni. Siamo dell’idea che la questione possa essere risolta analizzando con attenzione il cerchio delle conoscenze di Florina. Per questo chiederemo al Pm Massimi Michelozzi, che si sta occupando della vicenda, di indagare a fondo».

Nei giorni scorsi anche la mamma di Florina aveva lanciato un appello affinché questo caso non sia dimenticato: «Il 26 febbraio sarà due anni che mia figlia è scomparsa da casa. Credo che qualcuno l’abbia uccisa. Speriamo che le indagini portino a far emergere elementi nuovi. Voglio un giorno poter avere una tomba dove piangere mia figlia. Speriamo che questa storia non sia dimenticata».

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