Precipita satellite: 1,5% la possibilità di frammenti al Nord

Resta l'allerta per possibili frammenti stanotte anche sul Veneto: due le fasce temporali. Ecco le indicazioni della Protezione civile: i frammenti possono sprigionare gas tossici. Riunione a Marghera per monitorare la situazione
VENEZIA. Cresce fino all'1,5% (prima era dello 0,6%) la probabilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere in territorio italiano. E' quanto emerge dall'ultimo aggiornamento del Comitato operativo della Protezione civile, sulla base delle indicazioni e delle valutazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico in seguito all'ultimo bollettino emesso dall'Istituto Isti del Cnr.


Sono due le finestre temporali d'interesse per l'Italia: la prima tra le 21:25 e le 22:03 di oggi, la seconda tra le 3:34 e le 4:12 di sabato. Più in generale, fa sapere il Dipartimento, la previsione di rientro del satellite è centrata intorno alle 23:30 di oggi (ora italiana), con una finestra d'incertezza che si apre alle 19:30 di oggi e si chiude alle 5 di domani.


In considerazione della nuova rivisitazione dello scenario, il territorio potenzialmente interessato dall'evento comprende le province di Trento e Bolzano, tutte le province di Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia; Piacenza e Parma per l'Emilia Romagna.


In analogia alla decisione assunta ieri da Enav in ambito di Comitato Operativo di emettere un avviso-notam (notice to air men) agli aereo naviganti per informare sulla possibile presenza di frammenti del satellite nello spazio aereo del Nord Italia, oggi anche l'Eurocontrol, organizzazione responsabile della gestione dei flussi di traffico aereo in Europa, ha emanato una info aeronautica Aim (Aereonauticl information message), sulla base delle indicazioni provenienti dalla Nasa, che corrispondono per la parte generale a quanto già previsto in ambito italiano.


La Protezione civile ricorda infine che eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi. Tuttavia, sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, così come confermato in sede di Comitato operativo, è possibile fornire, pur nell'incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nelle due finestre temporali d'interesse per l'Italia, nei territori potenzialmente esposti all'impatto:

- E' poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti;

- I frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;

- All'interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell'eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi);

- E' poco probabile che i frammenti siano visibili da terra prima dell'impatto;

- I frammenti di satellite possono sprigionare gas tossici (idrazina). Chiunque avvistasse un frammento dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità e comunque dovrà mantenersi a un distanza di almeno 20 metri.


In Veneto riunita la Protezione civile.
La possibilità che alcuni frammenti di un vecchio satellite che si distruggerà a contatto con l'atmosfera possano cadere nel nord Italia, ed anche in Veneto, è al centro di un vertice in corso presso la protezione civile a Marghera. Al termine della riunione, alle 14.30, presso la sede della protezione civile, alla presenza dell'assessore regionale Daniele Stival, è stata indetta una conferenza stampa per la diffusione di informazioni sul possibile evento.

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