Precipita nel pozzo in giardino e muore

Vigonovo. Forse un malore dovuto al grande caldo la causa della disgrazia. La vittima, 88 anni, trovata dai familiari
PRESUNTO SUICIDIO A GALTA IN VIA SARMAZZA 39
PRESUNTO SUICIDIO A GALTA IN VIA SARMAZZA 39
VIGONOVO. Finisce nel pozzo artesiano nel giardino di casa e i famigliari lo trovano morto. Questa la tragica fine di Miro Malagò di 88 anni che ieri pomeriggio ha perso la vita probabilmente a causa di un malore che lo ha fatto finire dentro al pozzo, anche se non è esclusa l’ipotesi del suicidio. L’anziano che risiedeva al civico 39 di via Sarmazza a Galta di Vigonovo, una strada che si trova poco distante dal fiume Brenta, come faceva praticamente tutti i giorni e anche la domenica era impegnato nei lavoretti di casa e la cura dell’orto.


Verso le 15.30 nonostante la grande calura di ieri pomeriggio, l’anziano è uscito nel giardino, ma all’interno dell’abitazione non ci è più rientrato. La moglie Maria lo ha chiamato, ma non ha ricevuto alcuna risposta. Da qui una ricerca più approfondita dei famigliari, e la tragica scoperta: l’uomo era finito dentro il pozzo artesiano che si trova nel giardino di casa e che serve per l’irrigazione del vasto orto della sua abitazione. Orto che l’88 enne, curava con particolare attenzione. Immediatamente sono scattati i soccorsi.


Sul posto in poco tempo sono arrivati pompieri della caserma di Mira, una ambulanza dall’ospedale di Dolo, e i carabinieri della stazione di Vigonovo. Nonostante gli immediati soccorsi, quando l’anziano è stato recuperato dal pozzo, dai vigili del fuoco, non c’era più nulla da fare e i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte.


La zona è stata circondata dai carabinieri per i rilievi del caso e l’area posta sotto sequestro. Gli inquirenti infatti vogliono fare luce sull’episodio e capire come mai l’anziano che fino a qualche ora prima non aveva mai dato segni di squilibrio o depressione, fosse finito dentro quel pozzo artesiano, che tra l’altro è molto stretto. Subito i carabinieri hanno anche sentito la moglie dell’uomo di qualche anno più giovane, e anche i figli che sono arrivati sul posto con i nipoti per capire cosa poteva essere accaduto.


Il corpo di Malagò, dopo il nulla osta del magistrato di turno, è stato portato all’obitorio dell’ospedale di Dolo. Con ogni probabilità nei prossimi giorni sarà disposta un’autopsia sul corpo dell’88 enne, per chiarire con precisione le cause della morte.


Fra le ipotesi c’è quella, che l’anziano si sia sentito male a causa del gran caldo e per un mancamento sia finito nel pozzo, ma non è esclusa l’ipotesi del suicidio. I vicini sono sgomenti e non riescono a credere che l’ottantottenne si sia potuto togliere la vita.


«Miro era sempre di buon umore e nonostante l’età», – spiegano i vicini, «era attivissimo. Lo abbiamo visto due ore prima che capitasse la disgrazia: era allegro e scherzava con tutti. Per noi della zona era un riferimento. Sempre pronto a dare una mano a chiunque ne avesse bisogno».


I funerali di Malagò ex pensionati di una azienda della zona, si terranno la prossima settimana a Galta di Vigonovo solo dopo il via libera della magistratura. L’anziano oltre alla moglie con cui viveva, lascia tre figli e molti nipoti.


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