Precipita e muore davanti al figlio
BELLUNO. È scivolato davanti agli occhi del figlio e di due amici. È bastato un attimo: i piedi che slittano sull’erba secca, il corpo che prende velocità. Impossibile fermarsi. Fino al ghiaione, dove Claudio Turcato, 60enne di Scorzè (Venezia) ha perso la vita.
L’uomo ieri pomeriggio stava facendo un’escursione sul monte Serva, la montagna che abbraccia e protegge Belluno. Era con due amici e con il figlio di 27 anni. Per salire sulla vetta la comitiva ha preso il sentiero tradizionale, quello frequentato da tanti escursionisti che amano camminare sul Serva. Per la discesa, invece, ha preferito il sentiero che scende lungo il vallone della Bocca del rospo, quello spuntone caratteristico tanto simile al muso dell’anfibio che si vede distintamente anche dalla città.
Il sentiero è più impegnativo rispetto a quello tradizionale, soprattutto perché la traccia non è ben marcata, specie nella parte iniziale. Si tratta in ogni caso di un sentiero non troppo ripido. Ad un certo punto, però, Claudio Turcato è scivolato, e non è riuscito a fermarsi.
Il suo corpo è precipitato per diverse decine di metri nel vallone, fermandosi nel ghiaione sottostante. Immediatamente il figlio 27enne e i due amici che erano con lui hanno dato l’allarme. Nell’attesa dei soccorsi hanno raggiunto l’uomo, ma non c’era già più nulla da fare. Nella caduta, Turcato ha sbattuto ripetutamente contro i sassi affioranti e contro il terreno, e i traumi gli sono stati fatali.
L’elicottero dei soccorsi si è alzato in volo da Pieve di Cadore attorno alle 16.20 e in pochi minuti ha raggiunto il monte Serva. L’equipaggio ha individuato l’escursionista veneziano a circa 1.400 metri di quota. L’uomo era ruzzolato sull’erba secca lungo il vallone per decine di metri, e quando i soccorritori sono arrivati era stato raggiunto dal figlio e dai due compagni di escursione.
Con un verricello di trenta metri sono stati sbarcati il tecnico di elisoccorso e il personale medico, che ha però solamente potuto constatare il decesso di Claudio Turcato. Troppo gravi i traumi riportati dall’uomo nella caduta lungo il vallone.
L'eliambulanza ha quindi trasportato sul posto un tecnico del Soccorso alpino di Belluno in supporto alle operazioni, che è stato prelevato a Bolzano Bellunese. Il soccorritore è tornato a valle con gli amici dell’uomo, mentre l'elicottero, ottenuto il nulla osta per la rimozione dalla magistratura, ha recuperato la salma per trasportarla a Bolzano Bellunese e affidarla ai soccorritori e, poi, al carro funebre. La salma è stata quindi trasportata all’obitorio di Belluno.
Il figlio della vittima, sotto choc per aver visto precipitare il padre davanti ai suoi occhi e con alcune escoriazioni dovute alla rapida discesa nel vallone, è stato elitrasportato all’ospedale di Belluno.
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