Precipita dal tetto di casa, è grave

Cinto. Un uomo di 73 anni è scivolato e si è schiantato a terra, ricoverato all’ospedale di Mestre
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CINTO CAOMAGGIORE - LA CASA DOVE E' CADUTO L'UOMO DAL TETTO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CINTO CAOMAGGIORE - LA CASA DOVE E' CADUTO L'UOMO DAL TETTO

CINTO. Un uomo di 73 anni, P.R., residente in via Friuli nella località di Stradatta, sul confine con il Friuli Venezia Giulia e la località di Basedo, è precipitato dal tetto ieri mattina alle 10.30 e dopo un volo di 9 metri si è schiantato al suolo riportando ferite molto gravi. Il pensionato cintese è stato ricoverato all’ospedale dell’Angelo di Mestre dopo essere stato trasferito in elicottero. Sul posto anche gli operatori sanitari del Suem 118 di Portogruaro, che hanno prestato le prime cure al soggetto. La prognosi è riservata, anche se non mancano speranze di una possibile ripresa. La sua vita comunque è a rischio.

All’impatto con il suolo infatti P.R. non avrebbe subìto traumi al capo. È un buon segnale, ma non è sufficiente per definirlo fuori pericolo. Di sicuro l’anziano ha riportato una frattura agli arti inferiori e lesioni interne.

P.R. non è nuovo a “imprese acrobatiche”. Secondo i familiari infatti spesso saliva sul tetto per compiere piccoli lavori di manutenzione. Al momento dell’incidente domestico il sole picchiava forte sulla Stradatta, dove le distese agricole e i prati verdi sono immensi. Di fronte all’abitazione del ferito, oltre la strada, c’è un prato che ricade nel Comune friulano di Chions. L’uomo ha messo il piede in fallo tra le tegole, ma non si capisce se abbia avuto un malore. Certamente il caldo ha contribuito a rendere meno agevole il difficile compito che si era messo in testa di portare a termine.

La prima persona a soccorrerlo dopo la caduta è stata la moglie. «Quando mi sono precipitata in giardino aveva i piedi molto gonfi, segnale evidente che aveva subìto le fratture», ha raccontato ancora sconvolta la consorte, «poi sono arrivati ambulanza ed elicottero e ho lasciato agli uomini e alle donne del Suem 118 l’incombenza delle cure». Fortunatamente P.R. non aveva perduto conoscenza, proprio perché non aveva sbattuto la testa. La sua, dunque, è stata una caduta verticale e non laterale. Molto dipenderà però proprio da lui, la forza di volontà sarà fondamentale.

Sul luogo dell’incidente è accorso anche il figlio, che come la madre sta attendendo notizie da Mestre sull’evoluzione del quadro clinico del loro congiunto. All’Angelo il personale medico si mostra molto prudente e non si sbottona.

Eventi di questo tipo si stanno riproponendo in maniera drammatica in Veneto e anche nel Portogruarese. Per un incidente simile in aprile perse la vita a 59 anni Loris Biasio, che cadde sbattendo il capo a terra dal terzo piano dell’Hotel Palace in ristrutturazione in via del Leone a Bibione.

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