«Precarietà e abusi contrattuali» Sos dei lavoratori stagionali
MESTRE. Erano tantissimi, ieri mattina, alla Fornace Carotta, in zona Sacra Famiglia, a Padova, i delegati veneziani del settore commercio e turismo a partecipare all'attivo regionale organizzato dalla Filcams-Cgil e coordinato da Emilio Viafora, segretario regionale della categoria, Elena Di Gregorio, segretaria della Cgil regionale e Maria Grazia Gabrielli, responsabile nazionale sempre della Filcams. Nelle sette province del Veneto gli addetti nei 14 settori che formano l'intero comparto del commercio e del turismo sono in tutto 432.000.
Soltanto 3 settori su 14 hanno ottenuto il rinnovo del contratto nazionale e sono i dipendenti delle aziende che sono associate alla Confcommercio. Un esercito di lavoratori, tra cui tantissimi precari, dove un terzo degli occupati è sotto i 29 anni. Tra i delegati, arrivati dalla provincia di Venezia ed anche dalla vicina Marca Trevigiana, lavoratori del Gruppo Pam Panorama, Oviesse, Coin, Conad, degli alberghi lagunari e delle mense collettive. Tra gli interventi più applauditi anche quelli di Renato Giacchi, dipendente di un noto hotel in centro storico, a Venezia, Enrico Pellegrini, dei Musei Civici, e della pasionaria bionda Michela Manzan, commessa al Pam Panorama di Villorba e residente a Dosson.
«Negli alberghi di Venezia le condizioni generali di lavoro peggiorano sempre di più», ha detto Giacchi. «Crescono i contratti a chiamata. Il lavoro in affitto, previsto dalle nuove regole introdotte dal Governo Renzi, aumenta mese dopo mese mentre lo stipendio medio è di 1.200 euro. I servizi interni, in particolare le pulizie, vengono, ormai, quasi ovunque, sub-appaltate. Le cameriere ai piani, tra cui tante immigrate, vengono sfruttate sempre di più. La nuova Naspi, poi, è assurda. In pratica negli alberghi stagionali, a Sottomarina, Jesolo, Eraclea, Caorle e Bibione la copertura pagata del lavoro non può più arrivare, come prima, a sei mesi, ma solo sino a tre mesi».
Polemico l'intervento della dipendente del Pam, Michela Manzan: «Non ce la facciamo più a lavorare anche alla domenica», ha sottolineato la delegata sindacale. «Quando questo Parlamento in carica deciderà di superare il Decreto Monti-Passera del 2011, che concede alla Grande Distribuzione la possibilità di tenere aperto 24 ore di seguito e 365 giorni all'anno? I nostri datori di lavoro devono imparare a pensare che dietro i banchi dei supermercati e dei centri commerciali ci sono persone e non semplici oggetti da sfruttare per realizzare il massimo profitto».
Appassionato anche l'intervento di Pellegrini che ha anche fatto una critica costruttiva alla sua Cgil, ricordando ai massimi dirigenti di essere più combattivi e determinati, specialmente sui diritti universali. Valanga di appluasi per Emilio Viafora ed Elena Di Gregorio. «Non è scaricando le negatività del Paese sul lavoro che si risolvono i problemi», ha sottolineato l'ex segretario regionale. « Questo è un settore che soffre, da troppo tempo, di precarietà, di abusi contrattuali e di tante aree di lavoro grigio. Non a caso i voucher, nel corso del 2015, hanno segnato un +58% rispetto al 2014».
Elena Di Gregorio, invece, ha dedicato gran parte del suo intervento alla Carta dei diritti universali del lavoro. Ossia al nuovo strumento giuridico che dovrebbe diventare il nuovo Statuto dei lavoratori.
Felice Paduano
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