Muore 13 anni dopo l’incidente, in centinaia per l’addio a Silvia

Lutto a Pramaggiore. La donna, 59 anni, era rimasta coinvolta in un frontale ad Annone. Le offerte al Gabbiano di Fratta

Rosario Padovano
Silvia Carlassara
Silvia Carlassara

 

Muore 13 anni dopo un incidente stradale: è la storia di Silvia Carlassara, 59 anni, rimasta in stato vegetativo, deceduta l’altro giorno e salutata ieri, sabato 22 marzo, nella cerimonia di commiato che è stata ospitata nella cella mortuaria dell’ospedale di Portogruaro, in via Friuli. Centinaia di persone hanno voluto rendere omaggio a Silvia, che abitava a Pramaggiore e lavorava con il marito Roy nel forno di Giussago, frazione di Portogruaro dove la famiglia confeziona il pane.

L’incidente era accaduto nel febbraio 2012, le strade erano ghiacciate dal nevischio: la macchina di Silvia, all’altezza di Quattro Strade, nel comune di Annone Veneto, rimase coinvolta in un incidente frontale. Rimase per giorni sospesa tra la vita e la morte, fino a quando : era poi stata ricoverata alla residenza Santa Margherita di Villanova.

Non sono mai venuti meno, negli anni, l’affetto del marito e delle due figlie, che all’epoca dell’incidente stradale erano molto giovani.

Ieri, poco prima che iniziasse la cerimonia di commiato, il marito Roy è stato avvicinato da numerose persone, venute a manifestare la propria vicinanza e il grande affetto che nutrivano per Silvia.

L’ultimo pensiero è stato per la sua amata Silvia: in suo nome, ha deciso infatti di portare avanti un simbolico gesto solidale. «Non abbiamo chiesto fiori, ma abbiamo voluto indirizzare eventuali offerte al Gabbiano Jonathan. Riteniamo di avere agito nel modo giusto», sottolinea Roy.

Il Gabbiano infatti è una struttura di Fratta, frazione di Fossalta che si occupa di persone con handicap fisici e psichici. La notizia della sua morte ha riempito di dolore e tristezza anche i titolari dell’osteria Allo Scarpone, a Blessaglia di Sopra, nel comune di Pramaggiore.

«I ricordi restano, ma quanto dolore abbiamo provato anche noi per la storia di Silvia», ha spiegato Nadia, «era una grande lavoratrice. Quel maledetto incidente l’ha privata dell’affetto di Roy e delle sue figlie, soprattutto».

Oltre al marito e alle figlie a piangere Silvia è anche la mamma, la signora Wanda, e i suoi fratelli. «Questa vicenda ha profondamente commosso l’intera comunità di Pramaggiore», ha spiegato il sindaco Fausto Pivetta, «di Silvia ricordiamo il suo bellissimo sorriso, lo stesso che è stato immortalato sulle epigrafi che ne annunciavano la scomparsa». La salma è infine stata avviata alla cremazione.

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