Pramaggiore in lutto per Alessandro
PRAMAGGIORE. Hanno staccato le macchine nella serata di venerdì, quando non c’erano più speranze. Alessandro Marian, il giovane di 20 anni che in sella a uno scooter si era scontrato con un camion fermo in panne, è deceduto all’ospedale dell’Angelo di Mestre. Troppo gravi le ferite riportate nello schianto, avvenuto mercoledì pomeriggio alle 18 sulla Postumia, mentre stava rincasando da uno stage alla Zignago Power inserito nel programma dei corsi di meccatronica di Portogruaro. Lascia nel dolore il padre Angelo Marian, originario di Portogruaro, e la mamma Michela Macor, originaria di Fossalta.
Alessandro era figlio unico. I suoi organi verranno donati. I familiari hanno acconsentito all’espianto, interpretando così un possibile desiderio del figlio, definito molto generoso. Gli operatori sanitari hanno potuto recuperare cuore, reni, tessuti, una parte del fegato e una cornea. Vivranno in altre persone.
I funerali non sono stati ancora fissati, si prevedono tempi lunghi. La salma resta a disposizione della magistratura di Pordenone. La Procura proprio ieri nel tardo pomeriggio ha comunicato l’intenzione di eseguire l’autopsia, mercoledì. Slitta quindi la data dei funerali. Quasi certamente la chiesa in cui verrà organizzato l’addio al giovane sarà quella di San Marco, in centro a Pramaggiore.
Alessandro viveva in via Verdi, circondato dal verde delle campagne che si trovano verso la frazione di Le Comugne. Amava la Ferrari ed era un grande appassionato di meccanica. Sul suo profilo Facebook c’è la foto in primo piano dell’indimenticabile campione tedesco Michael Schumacher, il suo idolo. Ha ottenuto il diploma di perito meccanico nel 2017 all’Isiss Scarpa di Motta di Livenza.
Da quest’anno il giovane aveva seguito con grande interesse i corsi di meccatronica post-diploma, organizzati a Portogruaro con il sostegno della Regione. Aveva già diverse richieste di lavoro e tantissimi sogni. Tutti spezzati in uno schianto terribile, probabilmente provocato dal sole accecante che mercoledì pomeriggio gli aveva oscurato la visuale.
L’epilogo dell’incidente di Summaga è stato imprevisto e terribile. La Postumia ha mietuto un’altra, ennesima giovane vittima.
Fuori dall’abitazione di via Verdi ci sono diverse automobili. Si tratta di persone giunte da ogni località del Portogruarese per porgere le condoglianze a papà Angelo e mamma Michela. Il padre di Alessandro si apre alla confidenza. Il suo volto non nasconde il dolore, certamente, ma la sua dignità è grande.
Tutti, in cuor loro, avevano sperato mercoledì pomeriggio che il figlio ce la potesse fare. Alcuni si erano sbilanciati sul fatto che tutto si sarebbe potuto risolvere per il meglio. «Invece», sussurra Angelo Marian, «il corpo ha reagito diversamente. Anche noi eravamo stati informati sul fatto che Alessandro fosse cosciente e parlasse coi medici. In realtà quando è arrivato all’ospedale dell’Angelo a Mestre la situazione è precipitata. Si sono formate emorragie interne. Mio figlio non si è più ripreso».
Alessandro è stato sottoposto a tre interventi chirurgici alla testa. A seguito del tremendo impatto tra il suo scooter e il camion in panne della ditta Giacomini di Motta di Livenza, guidato da un autista anche lui mottense, aveva rimediato fratture alle gambe e traumi addominali.
«Abbiamo deciso di donare gli organi», conclude il padre, «perché lui avrebbe voluto così».
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