Povero Attilio, ucciso dalla paura dei botti
CAORLE. La paura per i botti lo ha fatto scappare condannandolo. A circa tre mesi di distanza lo hanno ritrovato incastrato tra gli scogli: Attilio, il Bovaro del Bernese la cui ricerca ha coinvolto l’intera cittadina, era sempre rimasto a Caorle. Era il primo giorno dell’anno quando il cane, accompagnato dai suoi padroni in visita a Caorle per festeggiare il capodanno, spaventato dai fuochi d’artificio dell’annuale spettacolo sulla spiaggia, era scappato senza lasciare alcuna traccia di lui.
Sin da subito i proprietari hanno lanciato appelli disperati che prevedevano anche grosse somme di denaro come ricompensa a chi lo avesse trovato e riportato a casa incolume. Caorle come l’intera provincia sono state letteralmente tappezzate di annunci e volantini con la foto di questo gigante buono che subito ha fatto breccia nel cuore di quanti venivano a conoscenza della sua scomparsa e della disperata ricerca condotta dai suoi padroni. Il tam tam è stato incessante anche con l’apertura di una pagina facebook dove, in questi tre mesi, sono giunte segnalazioni che però non hanno mai condotto al suo ritrovamento. Questa disperata ricerca si è conclusa ieri, nel peggiore dei modi.
Attilio quella sera non fece più di qualche centinaio di metri. Spaventato dai botti di Capodanno ha cercato riparo tra gli scogli del lungomare poco lontano dalla chiesetta della Madonnina del Mare, luogo in cui era scappato. Rimasto incastrato tra i grossi massi della scogliera, non è chiaro per quanto tempo sia sopravvissuto e cosa abbia causato la sua morte. Solamente ieri pomeriggio, però, il corpo del cane è stato rinvenuto esanime lasciando nella tristezza non soltanto i proprietari ma tutti quelli che in questi mesi lo avevano conosciuto e in qualche modo cercato in ogni angolo della provincia.
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