Poveri e senza un tetto Multati dai vigili urbani

Portogruaro, 120 euro di sanzione per “occupazione di suolo pubblico” perché dormono all’aperto. «Ma sognamo di poter lavorare a Bibione»
Di Rosario Padovano

PORTOGRUARO. Sono giovani e si trovano già in mezzo a una strada. Dormono all’aperto, sotto la neve, rischiando di morire per assideramento, in questi giorni di freddo pungente. L’altro giorno sono stati multati per “occupazione di suolo pubblico”, e ieri sono stati portati al comando della polizia locale.

I loro nomi sono Maria Puddu, 18 anni, e Manuele Melis, 26 anni. Si difendono dal freddo con sciarpe, cappelli e maglioni pesanti. Chiedono un lavoro, qualsiasi lavoro, per trovare una sistemazione e andare avanti. Lei è originaria di Orgosolo, ma ha vissuto fino a pochi anni fa in Toscana. Lui pure è originario della Sardegna, di Nuoro, e ha vissuto a Vicenza.

La vita li ha sbattuti in mezzo a una strada. Per loro, arrivati qui un mese fa, la vita non è affatto facile e a ogni ora della notte e del giorno può riservare cattive o buone sorprese. Possono permettersi di consumare un caffè al giorno. «Lo prendiamo lungo, così facciamo metà per uno», racconta Manuele Melis, «ci laviamo nei bagni dei bar. Prima va lei, poi vado io. Qualcuno ci regala dei biscotti per mangiare. Patiamo la fame. E siamo due senzatetto».

Ma oltre all’incredibile multa, devono fare i conti anche con l’insensibilità di alcune persone. «Delle volte ci trattano malissimo. Abbiamo chiesto aiuto alla Caritas, ma a quanto pare la fila è lunga. Dal Comune ci hanno cacciato. Dormiamo in Galleria dei Portici, ma due persone ci hanno detto di recente che diamo fastidio e che lì non possiamo stare». Raramente a Portogruaro si sono visti dei clochard, ma la crisi porta anche questo. Assurda la situazione dell’altro giorno alla stazione ferroviaria. «Mi ero slogata la caviglia inciampando», racconta in lacrime Maria Puddu, mentre mostra le radiografie, «ma ci hanno ugualmente cacciati dalla sala d’aspetto. Con la caviglia in disordine ho dormito all’addiaccio. Ma cosa abbiamo fatto? Noi ci comportiamo bene, vogliamo solo lavorare, per questo in treno ci siamo spostati a Portogruaro. Il nostro sogno è lavorare a Bibione».

Il comandante della polizia locale Roberto Colussi ha confermato la circostanza della multa, ma ha aggiunto che: «Da 15 giorni frequentano Portogruaro e non collaborano con noi e con la comunità, lasciano sporco e siamo tenuti a intervenire». Fa discutere tuttavia un provvedimento come una multa nei confronti di due clochard, due emarginati. Amche dal lato pratico: non hanno i soldi nemmeno per un caffè; coma faranno a pagare una multa non si sa.

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