Poveri, boom d’italiani Aumento del 30 per cento
MIRA. Povertà galoppante fra le famiglie di Mira e della Riviera del Brenta. Solo a Mira arrivano nuovi punti di distribuzione di vestiario e cibo. A gestire la solidarietà in favore di chi è sempre più disperato sono le parrocchie e la Caritas. E i numeri sono impressionati. Sono quasi 750 le persone assistite fra Mira e Oriago le due principali realtà del comune. Un aumento che negli ultimi mesi è stato del 20 %. «Solo nel territorio di Mira abbiamo 518 assistititi a cui abbiamo concesso il nostro aiuto con la consegna bisettimanale di pacchi alimentari e del vestiario», spiega Fabio Schirru, responsabile della Caritas vicariale, «valutiamo ogni caso direttamente attraverso una commissione che confronta la situazione che ci viene raccontata, con sopralluoghi e incrociando i dati con il Comune di Mira. Di queste persone il 65 % sono stranieri e il 35 % sono italiani. Prima della crisi partita nel 2008- 2007 cioè 7 anni fa gli italiani che facevano richiesta di assistenza Caritas erano meno del 5 %».
A Oriago altri 230 assistiti sono seguiti dall’associazione San Vincenzo, che è legata alla parrocchia di Santa Maria Maddalena. La Caritas vicariale spiega che si assiste ad un turn over impressionante. «Molti stranieri se ne vanno», dice Schirru, «perché non c’è lavoro in Italia se ne tornano ai loro paesi d’origine».
I punti di distribuzione della Caritas e delle parrocchie in termine di pacchi alimentari sono a Mira Taglio nella chiesa di San Nicolò, a Oriago nella parrocchia di San Pietro, a Mira Porte nella chiesa di San Marco Evangelista e a Gambarare nella chiesa di san Giovanni Battista. Per la consegna del vestiario c’è la parrocchia di Mira Porte. «L’1 dicembre in Riviera San Pietro 70 apriremo la bottega solidale», dice Schirru, «Ci saranno dei capi in vendita ad un prezzo simbolico. Chi acquista contribuirà ai pacchi per i poveri di Mira».
Nei pacchi spesa che sono donati alle circa 750 persone povere a Mira, ci sono prodotti come pane, riso, zucchero, pasta e vario scatolame. Questa raccolta unita alle eccedenze dei supermercati serve a sopperire alle carenze sempre più evidenti delle forniture del Banco Alimentare di Verona che da qualche tempo subissato dalle richieste di forniture non riesce più a far fronte alle decine di migliaia di domande provenienti da tutto il Veneto.
Intanto proprio ieri i vigili di Mira hanno sbaraccato con i carabinieri il giaciglio di fortuna approntato da un senzatetto al monumento dei Caduti.
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