Poveglia, parte la volata finale: oggi la consegna delle offerte

Domani l’apertura delle buste all’Agenzia del Demanio. L’associazione continua la raccolta di fondi Il 13 maggio si conoscerà il destino dell’isola, i veneziani chiedono che rimanga a uso pubblico
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 04.05.2014.- Poveglia per tutti. Festa a Malamocco Lido di Venezia.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 04.05.2014.- Poveglia per tutti. Festa a Malamocco Lido di Venezia.

POVEGLIA. Una lunga notte aspetta tutti quelli che hanno versato la quota per comprare Poveglia e di chi è ancora in tempo per farlo, entrando nella piattaforma www.message-in-a-bottle.org fino alle 15.30 circa. Oggi infatti alle 16 la busta con la cifra di tutti i soldi raccolti nella campagna per comprare Poveglia, verrà consegnata in via telematica al Demanio che le aprirà soltanto domani alle ore 11. Prima di quel momento nessuno saprà il destino dell’isola, ma si potrà soltanto sperare di poter essere entrati nella top five dei prescelti.

Il 13 maggio il Demanio comunicherà ufficialmente quali sono state le 5 offerte più alte che potranno proseguire l’asta con una seconda fase di rilanci di almeno 1000 euro al colpo. Chi avrà fatto l’offerta più alta si aggiudicherà la concessione; salvo la possibilità di rifiuto da parte dell’Agenzia del Demanio. Se il 7 si scoprirà che non ci sono più di 5 acquirenti allora l’Associazione Poveglia si aggiudicherà l’asta, a meno che il Demanio non ritenga congrua l’offerta presentata. In questo caso, se l’asta andasse in fallimento per mancanza di offerte sufficientemente alte, l’asta verrebbe revocata e il Demanio potrebbe scegliere di non cedere più la concessione. Ieri pomeriggio, prima dell’assemblea serale, lo staff organizzativo ha inviato un comunicato precisando come sarebbe stata svolta l’asta. «È plausibile», hanno fatto sapere, «che se rientriamo entro i primi 5 offerenti alla prima fase, entro il 13 maggio si possano raccogliere altri fondi, ma non siamo in grado di dire quanti. In seguito al 13 potremmo contare forse o su altre donazioni o su finanziamenti pubblici».

È in questa seconda fase infatti che alcuni soggetti con capacità finanziare maggiori di quelle di un normale cittadino, potrebbe giungere in aiuto. Se l’assemblea infatti lo riterrà percorribile in caso di vittoria gli scenari potrebbero cambiare e ci potrebbe essere anche l’ipotesi di partenership «per garantire la messa in sicurezza e i restauri necessari all’apertura al pubblico».

Vera Mantengoli

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