Posti barca, trovata la soluzione

Cavallino. Applicata la prescrizione di cinque anni per il pagamento dei canoni

CAVALLINO. Proroga dei termini di pagamento degli arretrati dei canoni demaniali sui posti barca dal 4 ottobre almeno al 31 dicembre senza mettere in mora i concessionari che non pagano prima. Aprire un tavolo di confronto fra Magistrato alle Acque, prefetto e Comuni di Venezia, Cavallino-Treporti e Chioggia, per elaborare nel frattempo una soluzione che rispetti le normative applicando almeno la prescrizione di cinque anni. Contemporaneamente, tramite l'ufficio legislativo del Magistrato alle Acque far riconoscere con una legge la specificità della laguna di Venezia per i posti barca rispetto alle altre realtà demaniali italiane.

Sono gli impegni presi dagli enti intervenuti all'incontro di ieri pomeriggio al centro civico di Ca' Savio che ha visto la presenza di 250 residenti concessionari di posti barca oltre al sindaco di Cavallino- Treporti, Claudio Orazio, all'assessore alle attività produttive Mirco Bodi, ai rappresentanti delle principali associazioni di consumatori fra le quali Adiconsum e Federconsumatori, alla responsabile del Magistrato alle Acque, Cinzia Zincone, presente all'incontro con due dirigenti dello stesso ente, al difensore civico regionale, Roberto Pellegrini, e al vicesindaco di Chioggia, Maurizio Salvagno. «L'obiettivo da perseguire non è annullare l'applicazione delle tabelle previste dalla legge per le concessioni demaniali» commenta il sindaco Claudio Orazio, «ma è far pagare il giusto se non altro, applicando senza ombra di dubbio la prescrizione a cinque anni ed evitando le richieste di arretrati retroattive fino al 1989. Per questo sarà importante che il prefetto faccia da supporto normativo all'ufficio legislativo del Magistrato alle Acque facendosi garante delle scelte che verranno elaborate». La dirigente Cinzia Zincone del Magistrato alle Acque ha spiegato l'obbligatorietà di applicazione delle tariffe diverse da quelle applicate dal Demanio fino al 2010, che l'ha spinta a disporre le richieste di arretrati, anche per non incorrere in un danno erariale punibile dalla Corte dei Conti, pur garantendo la propria assoluta disponibilità a trovare una soluzione che non gravi in modo immotivato sui concessionari dei posti barca. Il difensore civico regionale, Roberto Pellegrini ha ribadito che tutte le richieste di arretrati che possono risultare illegittime potrebbero essere ritirate in autotutela.

Francesco Macaluso

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