Poste Italiane premia il direttore coraggioso

Ha affrontato i rapinatori e li ha messi in fuga. L’azienda: «Alto senso civico» Intanto a Oriago caccia serrata ai due banditi e al loro complice. Visionati i video
Di Alessandro Abbadir

ORIAGO. È caccia serrata ai tre banditi che hanno assaltato armi in pugno (con una pistola e un coltello) mercoledì pomeriggio l’ufficio postale di Oriago terrorizzando utenti e dipendenti. Intanto Poste Italiane annuncia che sarà dato un riconoscimento al direttore dell’ufficio per il suo comportamento davvero coraggioso.

I dipendenti e gli utenti dell’ufficio postale di Oriago che si trova in via Veneto anche ieri non parlavano d’altro. Tanti hanno elogiato l’azione del direttore che ha spintonato a terra uno dei banditi che lo minacciava con un coltello. «Senza quel gesto», spiegano i dipendenti, «i banditi avrebbero portato via ben di più di quelle poche centinaia di euro che sono riusciti ad arraffare».

E sulla vicenda arriva la posizione di Poste Italiane: «Nelle prossime settimane daremo un riconoscimento al direttore dell’ufficio per il suo grande comportamento dal valore civico non comune, un’azione coraggiosa che ha posto fine alla rapina in corso».

Ieri per tutta la giornata sono stati approntati a Mira Taglio, Mira Porte, Oriago, Malcontenta, Dolo e Marano dei posti di controllo per raccogliere informazioni sui criminali che sono scappati a bordo di una Golf Volkswegn vecchio modello. Dopo aver preso pochi soldi i banditi si sono dileguati verso la brentana e qui qualcuna delle tante videocamere che si trovano negli istituti di credito della frazione mirese, insieme a quelle dell’ufficio postale, potrebbero aver immortalato il bandito che faceva da palo e che si trovava alla guida della Golf nel parcheggio delle Poste. Potrebbe aver filmato poi la stessa targa dell’auto utilizzata dai banditi per la fuga. I banditi avevano un passamontagna. Carabinieri e polizia concordano con il fatto però che ad agire è stata una banda di rapinatori locali visto che hanno ripetuto in dialetto e più volte la frase «Dame i schei”.

Intanto anche ieri molti residenti non hanno mancato di polemizzare per la chiusura da oltre 3 anni della caserma dei carabinieri di Oriago in via Veneto, la stessa dell’ufficio postale. Una caserma per la difesa della quale erano state raccolte oltre 5000 firme. «Se ci fossero stati i carabinieri ancora attivi a 50 metri dalle Poste», dicono i residenti di Oriago, «i banditi ci avrebbero pensato due volte a fare il colpo. Si pensi poi che per rincorrerli sono dovute arrivare la pattuglie della polizia da Mestre».

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