Postamat sventrato con l’esplosivo
ZIANIGO. Pochi minuti prima delle cinque di mattina: un boato squarcia il silenzio di Zianigo. Sfondata, con un’auto lanciata ad ariete, la vetrata dell’ufficio postale del paese, sventrato con l’esplosivo anche lo sportello Postamat a lato. Poi le fiamme e il fumo a coprire la fuga dei banditi con un bottino che potrebbe superare i 15 mila euro, anche se i conteggi sono ancora in corso.
Quasi un’azione di guerra, accentuata forse dal fatto che poco prima gli stessi malviventi, disturbati dall’allarme, avevano dovuto desistere di fronte a un piano identico preparato per assaltare le Poste centrali di Santa Maria di Sala. I due uffici postali distano pochi chilometri l’uno dall’altro in linea d’aria: evidentemente quello decentrato di Zianigo era il “piano B”, diventato l’obiettivo principale dopo il fallimento del raid a Santa Maria di Sala. È qui che, nel cuore della notte, la banda tenta la prima sortita: in via Cavin di Sala, i banditi avevano già predisposto il colpo contro il Postamat, ma a rovinare tutto è stata l’attivazione dell’allafrme.
La banda è stata vista lasciare il parcheggio delle poste salesi a tutta velocità, a bordo di una Ford Mondeo, risultata rubata. Pochi minuti dopo il boato, a Zianigo, stavolta il colpo è andato a buon fine. I malviventi hanno utilizzato come ariete un’altra auto, una Lancia Thema, anch’essa rubata, pare, qualche ora prima in via Gramsci a Mirano: la vettura è stata scagliata a tutta velocità contro la vetrata dell’ufficio postale di via Scortegara, che si trova subito dietro la chiesa, in pieno centro.
Per non fallire di nuovo, stavolta i banditi hanno prima oscurato le telecamere di videosorveglianza, poi sfilato i paletti di protezione nel marciapiede, creando pista libera all’auto lanciata in retromarcia contro l’ufficio postale. Dopodiché hanno fatto saltare con la vecchia tecnica dell’acetilene anche il Postamat a lato, saturandolo con il gas e provocando una deflagrazione che ha sventrato lo sportello automatico e provocato un incendio. Paura in tutto il paese, svegliato di soprassalto dai boati in successione, residenti usciti di casa e messi di fronte a scene da attentato, con fumo, fiamme, detriti in strada.
La banda è stata vista fuggire a bordo di un’altra auto di grossa cilindrata: erano almeno in tre, a volto coperto, visto che a coprirli c’era non poco trambusto e soprattutto fumo denso. Numerose le chiamate ai carabinieri: sul posto sono arrivati praticamente subito quelli di Mirano, in servizio nella zona e i vigili del fuoco del distaccamento volontari miranese, per domare l’incendio. I ladri sono fuggiti con un bottino che, secondo le prime stime, supererebbe i 15 mila euro. Sul posto frammenti proiettati fino al di là della strada, locali delle Poste devastati, lastre di marmo staccate e muri anneriti. Poi le due auto, la Mondeo e la Thema, lasciate sul posto, quest’ultima semidistrutta dallo schianto.
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