Posta mai consegnata trovata vicino al fossato
Mogliano. La scoperta fatta dai volontari che stavano sistemando una stradina Una borsa piena di lettere in aperta campagna vicino all’ex discarica di Zerman
MOGLIANO. Una strada poderale in aperta campagna che lambisce l’ex discarica di Zerman: è qui che un gruppo di volontari ieri mattina, con grande sbigottimento, ha rinvenuto un borsone carico di corrispondenza postale. Lungo il fossato, che si trova sul lato est della stradina bianca, tra i canneti, sono spuntate buste di ogni tipo: comunicazioni dell’Inps, posta privata, piccole spedizioni internazionali, rendiconti finanziari. In tutto potrebbero essere almeno un centinaio le lettere non recapitate, gran parte delle quali risultano destinate ai residenti di via Croce (alla quale si accede proprio attraverso la strada bianca dove è avvenuto il ritrovamento) ma anche a indirizzi del centro storico moglianese, in particolare nel quartiere centro nord.
Per una coincidenza del tutto fortuita a salvare da un probabile oblio e dalla decomposizione il postale malloppo sono stati i volontari che, di tanto in tanto, si occupano di mantenere la stradina in buone condizioni. «Con i residenti della zona», spiega Bruno Cillotto, che è anche presidente dell’associazione di quartiere, «ci autotassiamo ogni anno, 50 euro per famiglia, e con questa somma compriamo la ghiaia per la stradina, copriamo le buche e sistemiamo i fossi».
Ieri mattina il gruppetto di residenti si è messo al lavoro. Proprio durante l’operazione di sfalcio è saltato fuori il borsone con la corrispondenza, salvata in extremis dalle lame della macchina sfalciatrice. Commenta Cillotto: «Una cosa incredibile». Il primo pensiero corre al probabile a un postino: «Da qualche tempo, dalle nostre parti, c’è n’è uno nuovo» segnala Cillotto. Ma non è l’unica ipotesi: la pur remota possibilità che si sia verificato un furto alle Poste e che il malviventi si siano liberati del fardello non è da escludere a priori. Tocca ora ai carabinieri di Mogliano effettuare le indagini del caso e stabilire la verità. Le forze dell’ordine infatti sono state immediatamente informate del ritrovamento e tutto il malloppo è stato consegnato Alla sede della caserma in via Dalla Chiesa.
La corrispondenza arriverà con grande ritardo ma non appare tanto deteriorata. «Era dentro un borsone di plastica», spiega Cillotto «speriamo che non contenesse comunicazioni urgenti. Forse queste buste risalgono alla settimana scorsa, se è stato il postino, va licenziato».
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