Posta in ritardo, indirizzi errati: scatta la denuncia di gruppo
CAMPOLONGO. Poste nel caos con bollette che arrivano scadute anche di 15 giorni a Campolongo e Campagna Lupia. Posta recapitata ad indirizzi inesatti. Scatta una causa civile contro la direzione dell’azienda da parte di una associazione del territorio e una petizione con oltre 150 firme. A guidare la rivolta è Oriana Boldrin presidente dell’associazione “Mondo di Carta” e residente in via Alto Adige. «Si sono verificati – spiega Oriana Boldin per i residenti - continui disguidi nella consegna della posta a Campolongo. Ci sono bollette recapitate decine di giorni oltre la scadenza, posta lasciata in giro e mai consegnata o addirittura soppressa, posta di cittadini di Campagna Lupia recapitata ad un cittadini di Campolongo».
I residenti lamentano questi problemi soprattutto a causa della mancanza di portalettere o della non curanza di quelli nuovi: «La mia posta- spiega Boldrin - come quella di altri concittadini, viene lasciata a cittadini che hanno tutt'altro cognome. Alla nuova postina da me interpellata ho chiesto spiegazioni e per tutta risposta mi sono sentita dire che è cmpito suo controllare i nomi delle strade e dei numeri civici. Allora mi domando: di chi è il compito?»
Giovedì la goccia che ha fatto traboccare il vaso visto che nelle ultime settimane i residenti avevano raccolto quasi 150 firme per protestare contro questi disagi, sia a Campolongo che a Liettoli.
«Giovedì mattina – aggiunge Boldrin - tantissimi concittadini si sono trovati sulla cassetta delle lettere la bolletta Enel scaduta da 15 giorni. A questo punto visto che ci sono dei danni per violazione della privacy e mancata consegna della posta, ho dato incarico al mio legale di fiducia Danilo Taschin del Foro di Venezia di querelare Poste italiane e faccio appello a tutti i cittadini di Campolongo che hanno subito disguidi per promuovere un class action contro Poste».
I residenti nel frattempo accanto alla querela che porterà avanti Oriana Boldrin consegneranno a Poste Italiane la raccolta di firme con quasi 150 sottoscrizioni raccolte in queste settimane.
Da parte di Poste Italiane arriva una prima risposta: «Sono segnalazioni queste – spiega l’azienda – sulle quali stiamo facendo dei controlli specifici per cercare di individuare le precise responsabilità dei disservizi. Siamo però consapevoli che questo è pure un periodo delicato in cui i ritardi si accumulano con più frequenza a causa delle festività».
Disagi e ritardi anche se meno gravi si sono verificati in questi giorni anche in altre zone della Riviera del Brenta e del Miranese. La causa spesso è la mole di lavoro troppo alta per un numero di portalettere ridotto all’osso .
Alessandro Abbadir
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