Post di minacce a Felice Maniero

Sconcertante episodio in vista del convegno sulla mafia del Brenta in prparazione alla mostra "Serial Killer". Esteso al Pala Arrex il divieto di ingresso con armi. Previsti controlli con il metal detector
Foto d'archivio del boss Felice Maniero.L'evasione del boss della 'ndrangheta di San Luca Antonio Pelle, fuggito dall'ospedale di Locri dove era ai domiciliari, non è un caso isolato. La storia, infatti, insegna che dagli ospedali, ma anche dal carcere, fuggire non è impossibile.ANSA ARCHIVIO/ANSA
Foto d'archivio del boss Felice Maniero.L'evasione del boss della 'ndrangheta di San Luca Antonio Pelle, fuggito dall'ospedale di Locri dove era ai domiciliari, non è un caso isolato. La storia, infatti, insegna che dagli ospedali, ma anche dal carcere, fuggire non è impossibile.ANSA ARCHIVIO/ANSA

JESOLO. Oltre seicento (per la precisione 622) richieste di partecipazione, che potrebbero facilmente arrivare a 1000 perché stanno lievitando di ora in ora, al convegno a ingresso gratuito “Mafia del Brenta: una storia di amicizia e morte” programmato per sabato 30 gennaio alle ore 16.00 alla sala congressi del Pala Arrex del Lido di Jesolo. L'ondata di prenotazioni è visibile sul post dedicato all’evento pubblicato sul profilo Facebook della mostra “Serial Killer, dalla vittima al carnefice”, la cui direzione ha organizzato il convegno dopo aver prorogato l'apertura dell'esposizione dedicata ai più celebri assassini seriali della storia, viste le code e l'enorme successo, ogni sabato e domenica fino al 30 aprile.

Ma otre al forte interesse per le tumultuose vicende della più sanguinaria associazione a delinquere che il Nordest ricordi, il convegno ha attratto anche tensioni e messaggi molto minacciosi di alcuni internauti rivolti a Felice Maniero, capobanda della mafia del Brenta che ora vive sotto un'altra identità come collaboratore di giustizia, tanto da impensierire gli organizzatori.

“L'infame a capo Della mafia del Brenta” hanno scritto (foto in allegato) senza mezzi termini sul post del convegno pubblicato nel profilo Facebook della mostra “Serial Killer” “beh, un uomo messo dai servizi segreti per drogare e far fuori i giovani con due soldi in tasca durante gli anni '80 nel Triveneto. Fatto uscire dal carcere di Padova in cambio di una reliquia del Santo della stessa citta”. “Felice, dovevano uccidere te, non tua figlia” aggiunge minaccioso lo stesso internauta “Stronzo. Sei domiciliato in via del comune come i barboni 'imbriagoni' e vendi cassette dell'acqua. Fortunato che non sei stato in cella con me, infame senza onore, ti avrei mangiato”.

“Per questi questi toni molto minacciosi” commenta il patron della mostra “Serial Killer”, Mauro Rigoni “ci siamo visti costretti ad estendere il divieto di introdurre armi già vigente all'ingresso Pala Arrex. Non escludiamo controlli all'ingresso del convegno col metal detector”. Molto apprezzata anche la scelta dei relatori che interverranno: Cinzia Tani, nota giornalista scrittrice autrice di programmi televisivi e radiofonici, Fabio Sanvitale, giornalista investigativo e scrittore che sarà moderatore del convegno, Antonio Palmosi, ex capo della Squadra Mobile veneziana, Monica Zornetta, scrittrice e giornalista che indaga da anni tra le pieghe oscure della storia di Felice Maniero e della Mala del Brenta, Ugo Dinello, redattore del quotidiano “La Nuova di Venezia e Mestre” e coautore del libro “Mafie a Nordest”.

Mafia a Nord-Est. Un pugno nello stomaco a chi dice: «Io non sapevo»
epa02064801 One of six suspects believed to be be affiliated to Camorra clan Rea-Veneruso is being arrested by Anti-Mafia Investigations Directorate (DIA) and police officials under the command of the Anti-Mafia District Directorate (DDA) in Naples, Italy on 04 March 2010. They are suspected of organized crime, usury and extortion. EPA/CIRO FUSCO HANDCUFFS PIXELLATED BY THE SOURCE*************** TRADUZIONE ***************epa02064801 Uno di sei sospetti crederono stato stato affiliato a clan di Camorra Rea-Veneruso è arrestato da Consiglio d'amministrazione delle Investigazioni dell'Anti-mafia (DIA) ed ufficiali di polizia sotto il comando del Consiglio d'amministrazione del Distretto dell'Anti-mafia (DDA) a Napoli, Italia 04 marzo 2010. Loro sono sospettati di malavita, usura e l'estorsione. EPA/CIRO FUSCO Handcuffs PIXELLATED Di La Fonte

“Tratteremo la vicenda della mafia del Brenta dal punto di vista di chi indagò all'epoca e sgominò quella organizzazione criminale” aggiunge Rigoni “emergeranno quindi particolari e racconti inediti sui quali abbiamo puntato per fornire una visuale dinamica e più interessante per il pubblico”.

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