Portogruaro, otto intossicati dal «tiramisù»

Finiti tutti in ospedale dopo averlo mangiato in un noto ristorante di Fossalta
Il Pronto soccorso dell’ospedale di Portogruaro
Il Pronto soccorso dell’ospedale di Portogruaro
PORTOGRUARO.
Un dolce «tiramisù» contaminato da un batterio ancora sconosciuto, (è in corso la coltura), ed otto persone hanno dovuto fare ricorso alle cure sanitarie colpite da nausea, vomito e diarrea con dolorosi crampi intestinali. I medici del Pronto Soccorso durante la visita e la terapia, hanno voluto vederci chiaro in quanto la sintomatologia accusata era la stessa per tutti i pazienti. Quindi qualcosa che li accomunava doveva esserci. Infatti avevano consumato il pranzo presso un noto ristorante di Fossalta con pietanze diverse, ma tutti però avevano concluso il pasto con il dolce.


Quel «tiramisù» appunto, sospettato di essere stata la causa scatenante della tossinfezione alimentare. Gli otto malcapitati tra i quali una turista tedesca, tre operai di San Stino, due di San Donà, uno di Fossalta ed un altro da Torre di Fine, sono stati sottoposti alla terapia per risolvere l'antipatico disturbo della diarrea, conosciuta anche come la vendetta di Montezuma quando è riferitaa a persone che viaggiano e quindi mangiano fuori casa. Ma anche i crampi addominali che di solito preannunciano la scarica, hanno creato una indicibile sofferenza soprattutto a chi aveva ecceduto nel consumo del dolce, conosciuto anche come «prendimi» in onore della formosa pasticciera trevigiana che lo avrebbe ideato, ed è appunto un dolce allettante, ruffiano che invita al consumo.


E' stato allertato il medico dell'igiene alimentare che ha raccolto alcune testimonianze dai pazienti su come si era evoluto il disturbo alimentare dopo il pranzo, poi si è recato presso il ristorante in questione dove ha raccolto alcuni campioni del dolce e, dopo aver diffidato il titolare dell'ambiente a dispensare il rimanente, ha messo in coltura i campioni per conoscere quale batterio era da considerarsi responsabile della tossinfezione. Per ora l'agente patogeno è sconosciuto ma gli ingredienti con cui viene preparato il dolce, soprattutto uova e mascarpone, vanno a formare un terreno ideale per la presenza di microrganismi che diventano pericolosi durante la manipolazione se non vengono rispettate alcune norme. Gli otto malcapitati hanno trascorso qualche ora nei locali del Pronto Soccorso, in una situazione di disagio facilmente immaginabile, e solo dopo che la terapia antidissenterica, in cui non vengono però somministrati antibiotici, aveva compiuto la sua opera, sono stati tutti dimessi in tarda serata con prescrizioni mediche da seguire a casa. Infatti il problema da risolvere è la ricostruzione della flora intestinale e la reidratazione più velocemente possibili dei liquidi persi.

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