Portogruaro diventa città e rinnova il suo gonfalone
PORTOGRUARO. Importante comunicazione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con la presentazione del nuovo gonfalone, che riporta il rinnovato stemma della località, Portogruaro non è più insignita del titolo di comune bensì di quello di Città.
La decisione finale è stata dell'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha tenuto conto delle indicazioni di Palazzo Chigi, che a sua volta ha analizzato le carte e le procedure adottate dall'amministrazione di Portogruaro. Confermandole in toto. Una storia decisamente lunga quella del gonfalone e dello stemma, cambiato ripetutamente con il trascorrere dei secoli e anche delle dominazioni. Lo stemma attuale è stato in parte rinnovato. Infatti è composto in alto dalla figura di 5 torri, che simboleggiano appunto il titolo di Città. In basso ci sono le figure caratteristiche di Portogruaro, così come si conoscono dal 1447, quando la città del Lemene era una delle più importanti della Serenissima Repubblica. Le due gru riprodotte sono disegnate “al naturale”, la torre è di color argento, mentre lo sfondo non è più granata, come si conosceva fino ad oggi; bensì rosso. Il verde invece rappresenta una delle vocazioni della città, quella agricola. Con il rinnovato stemma e il nuovo gonfalone si dovrà mettere mano anche alle fasce tricolori. Segni del passaggio da uno stemma all'altro durante le varie dominazioni si possono notare sui ponti presenti in città sul fiume Lemene. Il decreto del presidente della repubblica recita. «Lo stemma è di colore rosso, al campanile coperto, cimato della croce latina, scalinato di tre, d'argento, finestrato con finestre ordinate in fascia sotto la cuspide; di rosso fondato sulla pianura di verde. Attraversante. Il campanile è accostato da due gru allumate di rosso, imbeccate e membrate d'oro, con le zampe destre sostenute dalla pianura e attraversati e con le zampe sinistre poggiate sui gradini del campanile”. Questa invece la descrizione fornita dal presidente emerito Napolitano, sul gonfalone nuovo a disposizione dal 20 maggio scorso. “Drappo di bianco con la bordatura di rosso, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dallo stemma civico sopra l'iscrizione centrata in oro, recante la denominazione di Città. Metallo e cordoni sono dorati. L'asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternate con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangianti d'oro”.
Rosario Padovano
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