Portogruaro bloccata dai cicloamatori

Non decolla in pieno la manifestazione che ha fermato la città per tutta la giornata. Polemiche tra i commercianti

PORTOGRUARO. Luci e ombre per questa prima edizione della 12 ore di Portogruaro. Per qualcuno sarebbe stata più gradita la domenica invece del sabato, ma essendo una manifestazione promozionale per l'ìmmagine della città mettere tutti d'accordo non è sempre così facile. Questo è il cicloturismo delle 12 ore, unico nella nostra zona, ma nonostante se ne sentisse parlare da tempo, non ha dato quell'attesa risposta, anche se non può esserci la pretesa di una presenza costante di pubblico come a una partita di calcio.

Dissolto ogni dubbio ieri mattina quando la città si è accorta che la sua tranquillità virgiliana aveva subito la pacifica invasione degli sportivi a due ruote che per ovvie ragioni hanno bloccato il centro. Comprensibile quindi il disagio dei cittadini che non hanno potuto usufruire delle loro auto, così come quello dei commercianti che in simili occasioni perdono qualche cliente, a favore di cappuccini e brioche.

Una presenza multicolore evidenziata dalle maglie delle società ciclistiche partecipanti a questa 12 ore cittadina, ma si punta alle 24 come Feltre, che ha trasformato corso Martiri, via Seminario, via Garibaldi, praticamente l'intero tracciato su cui si svolgeva la gara, in un velodromo senza alcuna ruga, con un asfalto nuovo di zecca per la gioia dei ciclisti cittadini che domani troveranno il percorrere piacevole. Dall'alto del ponte pedonale di piazza della Repubblica, il colpo d'occhio era eccezionale, con i gazebo delle squadre partecipanti e un folto pubblico lungo i portici di corso Martiri, abbandonati dalla gente nelle ore più calde del pomeriggio per ritornare in serata con la temperatura più fresca. Comunque un'organizzazione perfetta, quella della Sagitta Bike,presieduta da Mauro Zanco, che ha saputo dare le giuste risposte ma soprattutto è riuscita a prevenire qualsiasi incertezza che in una gara sportiva di questa portata non manca mai.

«Grazie a questa manifestazione», dice con malcelato orgoglio Stefania Dreon della Sagitta Bike, «molte persone hanno scoperto Portogruaro, una città che ha saputo presentarsi nella migliore delle sue vesti. Abbiamo profuso un grande impegno che ha permesso un successo riconosciuto all'organizzazione,da tutti i partecipanti anche i più esigenti».

Tra la gente l'assessore allo sport Irina Drigo, podista sportiva , che ha seguito le varie fasi dell'organizzazione. «L'Amministrazione non può che ringraziare l'organizzazione per questa prestigiosa vetrina sulla città che è riuscita a dimostrare», ha detto, «come Portogruaro abbia saputo ospitare e quindi essere vicino a due grandi eventi entrambi ambiziosi: la 12 ore della Sagitta Bike e il Festival Musicale del Santa Cecilia, evidenziando come la disponibilità a vario titolo delle associazioni di volontariato sia un capitale sociale di inestimabile valore».

Gian Piero del Gallo

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