Portogruaro, anche i profughi in strada a pulire i danni della tempesta
Il Portogruarese flagellato: danni alle coperture, cento alberi caduti, telefoni ko
PORTOGRUARO. I migranti aiutano le forze dell’ordine a sgombrare le strade dagli alberi caduti a Portogruaro e Annone. Gratuitamente e spontaneamente hanno deciso di aiutare le comunità assistendo vigili del fuoco, volontari di Protezione civile e operai comunali. Ad Annone i giovani africani hanno spostato gli aghi di pino che ostruivano i tombini, a Portogruaro hanno liberato viale Trieste dagli alberi e dai rami.
Intanto è scattata la conta dei danni. Ha resistito la storica Quercia di Fossalta, uno dei simboli del territorio. Sono caduti più di 100 alberi, lei no. A Portogruaro la copertura della piscina comunale è stata danneggiata, così come quella del supermercato Brico di via Prati Guori e di alcuni condomini della zona di viale Trieste; a Cavanella di Concordia ancora deve essere ripristinata la corrente elettrica per alcune utenze; a Caorle, nella zona di Brussa – Bacino Villa è stata danneggiata un’idrovora così come a Pramaggiore; a Gruaro sottosopra le bellezze naturalistiche, i telefoni del Comune non funzionano. Un albero ha colpito la scuola infantile di Teglio. A Cinto devastazione nella zona del cimitero. Al Capalonga di Bibione si contano i danni dopo il secondo fortunale negli ultimi 12 mesi. E a San Stino le linee telefoniche mobili fanno fatica.
A Portogruaro una palma di piazzetta San Marco è stata abbattuta dal vento e non ce l’ha fatta nemmeno uno dei salici piangenti ai Mulini. Il sindaco ha seguito l’evoluzione del maltempo facendo tappa anche al pronto soccorso dove erano stati portati i feriti. Tempi incerti per la riparazione del tetto della piscina. Anche i salici sul Lemene a Concordia sono stati abbattuti o danneggiati. Erano lì da decenni. Un albero ostruisce sempre il Lemene a Gruaro: qui gli alberi di Stalis si sono adagiati sul mulino e il parco di Boldara è irriconoscibile.
Un velista di San Donà che ormeggia la barca a vela a Caorle è stato spinto in acqua dal vento al largo di Cavallino. È riuscito a risalire sul natante, mettendosi in salvo dopo una strenua lotta con il mare. È rimasto ferito, ma non è grave. Un motoscafo di 10 metri con 4 adulti e 2 bambini terrorizzati è stato soccorso al largo di Porto Baseleghe. Si tratta di turisti italiani che si sono trovati in difficoltà mentre cercavano di rientrare a Caorle. Fondamentale l’intervento della Guardia Costiera. Il peggio è passato e ieri, complice il bel tempo, la gente ha affollato le spiagge.
Rosario Padovano
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