Porto di Venezia, lavori per un miliardo. Ma escavi e Terminal alla fine del 2027
I commissari: «Ritardo di un anno per il Protocollo Fanghi, ma stiamo correndo». Tra dicembre e gennaio tutti i progetti saranno presentanti alla Commissione Via
Siamo al vedo. O, per usare le parole del presidente dell’Autorità portuale Fulvio Lino di Blasio «questo è il momento della verità» per i quattro progetti decisivi del Porto che tra dicembre e gennaio saranno all’esame della commissione Via (Valutazione di impatto ambientale) nazionale, parte di un pacchetto di opere da 1 miliardo di euro di cui 450 già in fase di cantiere: 285 per la realizzazione, in corso, del terminal Montesyndial.
I quattro progetti al «momento della verità» sono invece l’escavo del Vittorio Emanuele per riportare le navi da crociera fino a 55 mila tonnellate di stazza e 230 metri di lunghezza alla stazione Marittima; l’escavo e la manutenzione del canale Malamocco-Marghera; la realizzazione della nuova isola per il conferimento dei fanghi; le due banchine sul canale Nord, sponda Nord, per le navi da crociera più grandi dove è stato necessario rivedere il progetto con l’arretramento della banchina Ovest di venti metri per garantire il passaggio delle navi commerciali.
Se i primi conferimenti nella nuova isola sono previsti a partire dalla fine del 2026, per vedere gli altri tre progetti conclusi bisognerà aspettare il secondo semestre del 2027, secondo le previsioni del Porto. Più probabilmente, stimano gli operatori portuali, primo semestre 2028.
E quindi con almeno un anno di ritardo rispetto alla tabella di marcia del Commissario per le crociere - è sempre Di Blasio - competente per gli interventi ideati a valle della legge 103 che ha allontanato le grandi navi dal bacino di San Marco e dalla Giudecca.
In realtà molto dipenderà dall’esito della Commissione Via. «Lo slittamento di un anno per la conclusione dei lavori», dice il sub-commissario Fabio Russo, che sta seguendo i quattro progetti, «è dovuto ai tempi di approvazione del Protocollo Fanghi pubblicato a luglio del 2023 e in attesa del quale non è stato possibile procedere con le caratterizzazioni decisive per individuare le destinazioni dei fanghi. Abbiamo cercato di recuperare il tempo, ma più di così non è stato possibile».
Di tutti quelli scavati nell’area industriale solo il 30% ha le caratteristiche per poter essere riutilizzato nelle barene mentre il 70% deve essere conferito in aree di stoccaggio.
Ma l’isola delle Tresse è quasi piena e all’orizzonte, tra Malamocco-Marghera e Vittorio Emanuele III, sono previsti 3 milioni e 650 mila metri cubi di sedimenti da dragare.
Per questo è fondamentale che il progetto dell’isola (costo: 66 milioni di euro) corra più veloce degli altri, per essere operativa dalla fine del 2026.
Avrà un’estensione di 46 ettari e, fino al 2040, potrà accogliere 6.8 milioni di metri cubi di fanghi. I primi ad arrivare quindi saranno quelli del Vittorio Emanuele.
Per farci passare le navi da 55 mila tonnellate a fine 2027 bisognerà portare il canale a una profondità di 8 metri (costo: 30 milioni di euro); sarà poi necessario scendere a - 9 metri per quelle da 60 mila tonnellate.
L’intervento forse più atteso dalla comunità portuale è sul Malamocco-Marghera, l’autostrada d’accesso delle navi commerciali che ha bisogno di un bel po’ di manutenzioni: alla curva di San Leonardo, all’isola dei Petroli al Molo Sali. Intervento che prevede anche la realizzazione di barene per fermare la dispersione dei sedimenti.
«L’obiettivo è coniugare l’accessibilità con la salvaguardia della laguna», dice di Blasio che il 17 dicembre ha fatto il punto con il suo staff.
Infine, il Terminal del canale Nord per le crociere (costo: 100 milioni) con 2 accosti per navi fino a 300 metri e 100 tonnellate di stazza, con nuovo terminal e l’area parcheggi. Firmato con i proprietari dei 10 ettari di terreno il preliminare.
Sul fronte dei traffici il Porto chiude il 2024 con un più 3% (22 milioni di tonnellate di merci movimentate) mentre Chioggia, pur su volumi assoluti molto più bassi (731 mila) fa un +7%.
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