Porto, traffico merci in calo Crescono container e passeggeri
MARGHERA. Battuta d’arresto nelle banchine del porto commerciale nello scorso mese di settembre che si è chiuso con un calo generale dei traffici dell’11,9 %.
Una riduzione considerevole, pari a 250 mila tonnellate in meno di merci movimentate rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. In compenso, continua a cresce con costanza il traffico merci su container (+0,6 %) e traghetti Ro/Ro (+ 11 %), come pure le partenze e gli arrivi in Stazione Marittima di crocieristi (+11,5). Le riduzioni maggiori dei traffici riguardano mezzi come i cereali, le rinfuse solide, il carbone per la centrale Enel e i combustibili derivati dal petrolio e già raffinati; traffici che sono sempre stati caratterizzati da un andamento altalenante nell’arco dell’anno, dovuto ai tempi di carico e scarico dei magazzini. L’Autorità Portuale precisa che si tratta di «variazioni nella norma» che dipendono unicamente dalle «oscillazioni stagionali dei traffici, variate nel mese di settembre scorso per fattori del tutto congiunturali che, in ogni caso, avranno un saldo positivo a fine anno». Del resto, se si guardano i dati del traffico merci da gennaio a settembre di quest’anno il saldo generale, rispetto ai nove mesi del 2015, è positivo (+2.3 %), grazie agli incrementi rilevanti dei traffici registrati negli scorsi mesi, in particolare maggio e giugno. In crescita anche il traffico passeggeri delle crociere, sia in settembre (+11,5%) che nei primi nove mesi di quest’anno (+1,9 %). Secondo gli indici di performance dei porti presentati a Cernobbio da Confetra (l’associazione di operatori portuali e logistici) lo scorso 29 ottobre il Porto di Venezia «è il secondo porto italiano (dopo Genova) considerato “multipurpose” in chiave globale, con particolare rilevanza nei settori containers (che hanno superato i 600.000 Teu all’anno nell’agosto 2016 e sono cresciuti, su base annua, del 13,9% nel mese di settembre raggiungendo quota 607.000 teu), sulle rinfuse e dei project cargo».
In particolare, ha spiegato Confetra, «sui carichi eccezionali di colli, Venezia continua ad essere uno dei Porti più importanti d’Europa, assicurando alle aziende del Nordest efficienza e tempi di trasporto molto competitivi, con destinazione su oltre quaranta Paesi in tutto il mondo. Performance positive, infine, anche nel campo dell’agribusiness, settore nel quale Venezia continua a rafforzare la sua posizione di scalo strategico per l’Alto Adriatico e motore del Nordest, grazie a 1.500 ettari di superficie, 13.500 occupati, oltre 1.000 imprese, un patrimonio immobiliare che vale 6,4 miliardi di euro».
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