Porto Marghera, via alle celebrazioni
PORTO MARGHERA. Prenderanno via ufficialmente il 23 luglio, con la presentazione del documento firmato un secolo prima dall’allora Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Boselli e dal sindaco di Venezia Filippo Grimani che sanciva la bonifica dell’area di Marghera come nuovo polo culturale e industriale della città di Venezia.
Una decisione, quella dell’industrializzazione di Marghera, aspramente criticata dai giornali dell’epoca, che poi dimenticarono dopo pochi mesi la polemica, per la disfatta italiana del 24 ottobre del 1917 a Caporetto.
Cominceranno così le celebrazioni del Centenario della nascita di Porto Marghera, organizzate dal Comune, anche nel quadro del Comitato nazionale già insediato dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
Ma coordinatore scientifico del Comitato veneziano, già costituitosi, sarà il professor Amerigo Restucci ed è già stata fissata una prima bozza del programma delle celebrazioni, che si concentreranno soprattutto tra settembre e dicembre.
Tra gli appuntamenti più rilevanti, la grande mostra che sarà ospitata nelle Stanze del Doge di Palazzo Ducale dedicata al Novecento industriale con opere provenienti dalle collezioni dei Musei Civici ma anche con prestiti di dipinti legati all’industrializzazione italiana e veneziana.
Un’altra mostra sarà realizzata al Centro Candiani di Mestre - a settembre - con una selezione di fotografie storiche dell’epoca provenienti dall’Archivio Giacomelli, con lastre fotografiche originali e riproduzioni in scala uno a uno.
Un altro momento particolarmente significativo dedicato a Porto Marghera sarà l’apertura della stagione sinfonica della Fenice, il 3 novembre.
Per quell’occasione il Teatro ha commissionato al compositore Fabio Vacchi un’opera sinfonica per coro e voci ispirata appunto alle vicende Porto Marghera e tratta delle liriche di poeti operai, tra i quali Ferruccio Brugnaro, padre dell’attuale sindaco di Venezia. Altri spettacoli ed eventi musicali saranno previsti nelle aree di Porto Marghera.
Ma sarà avviata anche un’ampia campagna di documentazione fotografica in più “tappe”. Una sarà dedicata alle più significative emergenze di archeologia industriale presenti a Porto Marghera, documentando anche lo stato di fatto attuale dei siti.
Un’altra campagna di ripresa si concentrerà invece su una selezione di luoghi significativi del quartiere urbano di Marghera, legati alle vicende storiche che li hanno caratterizzati.
Una terza, infine, punta ad avviare una ricerca di una documentazione fotografica storica dello sviluppo e dell’evoluzione di Porto Marghera, anche sotto il profilo ambientale. Previsti una serie di convegni dedicati all’ambiente, al lavoro e alla cultura d’impresa, alla rigenerazione urbana anche nel contesto internazionale e infine al futuro - ancora tutto da scrivere - di Porto Marghera.
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