Porto Marghera, ok della Regione al nuovo Accordo di programma

La Giunta presieduta da Zaia ha approvato la delibera che apre la strada alla firma finale al Ministero Affidato all’assessore Giorgetti un mandato ricognitivo per riaprire il tavolo sul Vallone Moranzani
Di Gianni Favarato ; di Gianni Favarato
fango, marghera fango, marghera
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MARGHERA. Via libera anche dalla giunta regionale del Veneto alla forma del nuovo Accordo di Programma per Porto Marghera e al mandato ricognitivo dell’assessore alla Legge Speciale con delega per PortoMarghera, Massimo Giorgetti, sugli interventi previsti dall’Accordo per il Vallone Moranzani a Malcontenta, firmato sei anni fa: due progetti che sono ancora al palo. La Giunta, presieduta da Luca Zaia, ha approvato ieri, innanzitutto, l’attesa delibera che disegna un nuovo futuro per le aree industriali e portuali di Venezia, aprendo così la strada - dopo l’analogo via libera dato pochi giorni dal commissario straordinario del Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto e al sì già assicurato dall’Autorità Portuale - all’ultimo passaggio della firma congiunta al ministero dello Sviluppo Economico.

L’ultima firma dei quattro soggetti coinvolti (Ministero, Comune, Regione, Autorità Portuale) potrebbe avvenire prima di Natale, o subito dopo. Il nuovo accordo garantisce 152 milioni di investimenti per 23 progetti di riqualificazione stradale e ambientale a Porto Marghera.

«Questa delibera, come quella del Comune sulla stessa materia, dimostra che la riqualificazione e il rilancio di un’area importante e strategica per tutto il Veneto, come Porto Marghera, è possibile quando gli enti pubblici lavorano insieme, al di là delle diverse collocazioni politiche», ha commentato l’assessore regionale, Massimo Giorgetti. «È anche un buon segno, in tempi non certo edificanti, segnati dallo scandalo delle tangenti del Mose, che diamo a tutti di un’amministrazione trasparente e concreta. Si tratta di un progetto che può contare su risorse importanti messe a disposizione delle amministrazioni pubbliche che possono finalmente cambiar volto a Porto Marghera, valorizzando tutte le sue aree attirando - ci auguriamo - anche i necessari investimenti dei privati per il riutilizzo delle aree abbandonate».

A Giorgetti, la giunta regionale, con una seconda delibera, ha affidato un mandato ricognitivo per riaprire il tavolo di confronto sull’altro importante accordo di programma, firmato sei anni fa da Comune, Provincia, Regione, Governo, Magistrato Acque, Autorità Portuale, Terna, Consorzio Acque Risorgive. L’accordo riguarda un pezzo di Porto Marghera, i canali industriali della laguna da scavare e mettere in sicurezza nel Vallone Moranzani e il mega depuratore del Pif di Fusina.

Forte di questo mandato ricognitivo, l’assessore Giorgetti comincia oggi a consultare i rappresentanti di ogni singolo ente firmatario dell’Accordo per il Vallone Moranzani. Dopo di che convocherà un tavolo di confronto unico con tutti i soggetti «per eventuali modifiche da apportare all'Accordo del 2008, coinvolgendo, come è già stato fatto, la popolazione con l'Agenzia 21».

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