Porto Marghera, cinque progetti da 37 milioni

PORTO MARGHERA. Un secolo dopo l’avvio della realizzazione della Prima zona industriale di Porto Marghera – raggiungibile solo da via Righi e via delle Industrie – arriva la tanto attesa “riqualificazione” del waterfont lagunare.
In tutto sono cinque i progetti di intervento, per un totale di spesa di 37 milioni e 300 mila euro che dovrebbero migliorare in modo sostanzialmente la viabilità in accesso e in uscita dall’area del Parco Vega, del Pala Expo e della zona industriale dove sono attive grandi aziende come Fincantieri, Pilkington, Eni, Saipem, Simar-Zintek e Ilva.
L’accordo di programma. I cinque interventi sono solo una parte dei 23 progetti previsti dell'Accordo di Programma, da 153 milioni di euro, per la “riconversione e riqualificazione di Porto Marghera” sottoscritto nel dicembre del 2014 dall’allora ministero dello Sviluppo economico, Federica Guidi; dal governatore del Veneto, Luca Zaia; dall’allora presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Costa; dal commissario straordinario del Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto; dall’allora presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Costa e dal sottosegretario al ministero dell’Economia, Pierpaolo Baretta.
Si tratta di uno dei pochi accordi di programma per l’area industriale di Porto Marghera che, solo in questo caso, si sta concretizzando per davvero, con l’obiettivo di «consolidare le attività esistenti, favorire nuovi investimenti finalizzati alla riconversione industriale, al risanamento ambientale a realizzare nuove infrastrutture funzionali alle attività produttive» a cominciare dalla viabilità di collegamento tra il Parco Vega e le industrie presenti con via Torino e il resto della città.
Resta da vedere se su questa aerea – come vorrebbero il sindaco Brugnaro, l’Autorità Portuale e Confindustria Venezia – diventerà anche la sede di una nuova stazione Marittima, affacciata sul canale Nord, per ormeggiare le grandi navi da crociera.

Via dei Petroli. I cantieri per il rifacimento del manto stradale e delle fognature di acque bianche sono stati aperti l’anno scorso da Sacaim ed entro il prossimo mese di maggio dovrebbero concludersi.
L’obbiettivo primario è quello di eliminare gli allagamenti, causati dalla chiusura degli scarichi diretti in laguna, che ogni anno si formano tra via della Libertà, via Righi e via dei Petroli dove si trovano la bioraffineria Eni. L’investimento previsto, messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico (Mise): 6.500.000 euro.
Via dell’Elettrotecnica. Il mese prossimo si dovrebbe aprire il cantiere per il ripristino strutturale dell’inutilizzato ponte stradale e ferroviario di via dell’Elettrotecnica che collega la macroisola Prima Zona Industriale e l’area della bioraffineria Eni e dei depositi. L’intervento da un milione di euro messi a disposizione dal Mise.
Parco Vega e Pala Expo. Uno dei cinque interventi prevede di mettere fine allo stato di abbandono di via delle Industrie che fronteggia il Parco tecnologico e scientifico Vega e si interseca via Pacinotti e via Ferraris che racchiudono il Pala Expo.
Veritas spa sta completando il progetto esecutivo (da 3,2 milioni di euro) che prevede il rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi, la pulizia delle condotte fognarie, l’installazione di una telecamera per la videosorveglianza e lo spostamento del binario ferroviario esistente.

Nuova viabilità di accesso. L’intervento più consistente – per il quale si è appena conclusa la progettazione esecutiva e tra un paio di mesi si passerà alla gara per l’affidamento dei lavori – riguarda la viabilità di accesso alla Prima Zona Industriale e tutta l’area del Parco Vega e del Pala Expo, da via Torino e via Righi (SR 11), via della Libertà e San Giuliano, recuperando anche r la funzionalità viaria del sovrappasso ferroviario di via Torino per il collegamento tra la zona del Parco scientifico del Vega ed il nuovo polo universitario e il campus di via Torino.
È prevista la realizzazione di un viadotto sopra la rotatoria a raso per la continuità della SR 11 a scorrimento veloce; la conferma della rotatoria a raso di collegamento a via delle Industrie e della rampa a doppio senso di marcia tra via Torino e la nuova rotatoria a raso da realizzare difronte alla portineria di Fincantieri (sul lato del binario Erf): la demolizione di entrambe le rampe esistenti da e per via Torino e la realizzazione di una rotatoria sopraelevata, al di sopra di una galleria artificiale (in asse con il sovrappasso ferroviario di via Torino) e due rampe di discesa in direzione Venezia e a raso per i veicoli provenienti da Venezia e diretti alla rotatoria a raso.
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