Porto Marghera a rischio i fondi per le aziende: senza la muraglia, niente riconversione

Mancato completamento dei marginamenti: a rischio il finanziamento dei progetti di riqualificazione delle aziende

MARGHERA. Oltre al danno di non aver già speso 800 milioni senza completamento della posa delle palancole della muraglia di marginamento delle sponde dei canali che circondano il “sito di interesse nazionale” di Porto Marghera – lunga ben 42 chilometri – per evitare il rilascio in laguna degli inquinanti tossici di cui sono imbottiti i terreni delle macroisole di Porto Marghera, c’è la beffa di non poter accedere ai finanziamenti (agevolati e a fondo perduto) di progetti di riconversione, innovazione e incremento occupazionale che le aziende potrebbero presentare in base al decreto che ha sancito lo status di “Area di crisi complessa” per il Comune di Venezia.

Un’occasione unica per Porto Marghera, la maggior area di crisi del Comune di Venezia a di tutto il Veneto, che ha visto ridursi di due terzi sia i cicli produttivi che gli occupati e, proprio per questo, è stata dichiarata “area di crisi complessa”. Il rischio di perdere questa grande opportunità nasce da due sole ma determinanti parole: «immediatamente fruibili». Ovvero la norma che sancisce la possibilità di presentare progetti industriali localizzati in aree a crisi complessa che hanno completato le opere di risanamento dei terreni e delle falde sotterranee con bonifiche e altre opere di messa in sicurezza permanente.

In sostanza, gli investimenti delle aziende per progetti di riconversione o reindustrializzazione nelle aree di crisi complessa del Comune di Venezia devono, secondo la Legge 181/89, essere realizzati entro 36 mesi dall’approvazione del progetto da parte di Invitalia e per questo ammetterà ai finanziamenti progetti su aree «immediatamente fruibili» che, però, nel comune di Venezia e in particolare nei 2.200 ettari di Porto Marghera non lo sono in quanto non è stato completato il “marginamento” delle sponde dei terreni inquinati che è di competenza del Provveditorato interregionale alle Opera Pubbliche (l’ex Magistrato alle Acque).

Solo con la muraglia di marginamento, costituita da palancole che sprofondano fino a 22 metri sotto i fondali e isolano così dalla laguna le sponde dei canali industriali e delle macroisole contaminate di Porto Marghera, captando le acque piovane inquinate che altrimenti filtrerebbero in laguna e mettere in sicurezza le falde di acqua sotterranea. Eppure resterebbero da completare – come denunciato anche dal dossier della Commissione d’Inchiesta parlamentare presieduta da Alessandro Bratti – soltanto poco più di 3 chilometri, in corrispondenza del Canale Nord e in altri tratti. Per completare anche questi tratti servirebbero – in aggiunta agli 800 milioni di euro già spesi, in gran parte provenienti dai risarcimenti ambientali pagati dalle aziende insediate a Porto Marghera– altri 250/300 milioni di euro che però, malgrado le promesse dai ministeri competenti ministro dell’Ambiente, non sono ancora stati stanziati.

A questo punto rischia di saltare la procedura già avviata dalla Regione (in particolare dagli assessori Roberto Marcato ed Elena Donazzan) e dal Tavolo di Coordinamento istituzionale – nominato dal ministro Calenda con un apposito decreto – per arrivare entro gennaio prossimo all’Accordo di programma, premessa per il finanziamento dei progetti ammissibili che saranno presentati dalle aziende. Se salta la possibilità di utilizzare i finanziamenti del ministero (mutui agevolati fino al 50% della spesa e contributi a fondo perduto dal 5 al 25% a seconda delle dimensioni dell’azienda), attraverso Invitalia, ai progetti delle aziende che debbono avere un valore complessivo minimo di 1,5 milioni di euro, nell’area di crisi complessa del sito di interesse nazionale di Porto Marghera, per quest’ultimo sarà davvero la fine poiché si chiuderà anche questa ultima possibilità di riconvertire e innovare le produzioni e incrementare l’occupazione, proprio nel centenario della sua fondazione che si celebra quest’anno.

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