Porto, fondi dal Governo per scavare il canale
CHIOGGIA. Un intervento da 8.900.000 euro per portare il canale di accesso al porto a un pescaggio di 8.5 metri.
Il Parlamento, approvando l’ordine del giorno presentato dai Democratici Davide Zoggia, Michele Mognato e Diego Crivellari, impegna il Governo a intervenire per adeguare lo scalo di Chioggia. L’ordine del giorno è stato votato sabato scorso durante la discussione sulla Legge di stabilità 2016. Non si tratta di un diktat, perché non è un emendamento, ma di una linea di indirizzo di cui comunque il Governo deve tenere conto. Per perorare la causa di Chioggia, i tre parlamentari hanno insistito sulla duplica valenza dello scalo: punto di riferimento per la navigazione interna (come collegamento tra l’Alto Adriatico e la dorsale padana); piattaforma per lo sviluppo del cabotaggio con una spiccata presenza in settori come il ro-ro e il ro-pax. Per garantire la piena accessibilità però occorre intervenire sulla profondità dei canali che si sono negli ultimi anni insabbiati. L’intervento di adeguamento riguarda i fondali dalla bocca di porto a Val da Rio, con un escavo di 800.000 metri cubi di sabbia che consentirà di portare il pescaggio a 8.5 metri. «Sarebbe un intervento immediatamente cantierabile», spiegano Mognato, Zoggia, Crivellari, «grazie a risorse derivanti da revoche di finanziamenti non utilizzati, previsti dal Cipe nella ripartizione degli interventi a favore della portualità per i prossimi anni». Sullo stesso fronte sta lavorando il sindaco Giuseppe Casson già da diversi mesi. «Ci sono già stati tre incontri con il Consiglio superiore dei lavori pubblici», spiega Casson, «li ho seguiti personalmente perché lo scavo dei canali è essenziale per sviluppare capacità attualmente inespresse del nostro porto». (e.b.a.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia