Porto, cercasi candidato anche straniero

Bando europeo per aspiranti presidenti dell’Autorità: curriculum entro il 4 settembre. Spuntano già i primi nomi
Di Gianni Favarato
GIORNALISTA: Chiarin .AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Confindustria Venezia, Vega, Marghera.DESCRIZIONE: Le 10 priorità degli imprenditori veneziani per le elezioni amministrative del prossimo 31 maggio 2015 secondo Confindustria Venezia - nella foto: Damiano Zanardo
GIORNALISTA: Chiarin .AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Confindustria Venezia, Vega, Marghera.DESCRIZIONE: Le 10 priorità degli imprenditori veneziani per le elezioni amministrative del prossimo 31 maggio 2015 secondo Confindustria Venezia - nella foto: Damiano Zanardo

Giochi aperti per il nuovo presidente-manager che dovrà governare la nuova “Autorità di sistema” della laguna che, come prevede la riforma di riordino dei porti italiani, sancisce l’unificazione delle due ex Autorità portuali di Venezia e Chioggia. Fino al prossimo 4 settembre qualsiasi cittadino europeo – con la sola esclusione di chi è già pensionato – potrà presentare il suo curriculum e candidarsi, manifestando il proprio interesse a ricoprire tale ruolo rispondendo on-line al bando pubblicato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il bando. Il bando precisa che i presidenti-manager saranno «scelti fra cittadini dei Paesi membri dell'Unione europea, aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale» e saranno coadiuvati da un consiglio di amministrazione snello, composto di 4 o 5 membri – al posto del vecchio Comitato Portuale che a Venezia contava oltre 20 membri – in grado di prendere decisioni veloci.

Il ministero ha chiarito che non si tratta di un “concorso” ma di un bando che «non prevede alcuna procedura selettiva nè verrà redatta alcuna graduatoria, nè sarà reso pubblico l’elenco di che avrà presentato la propria candidatura e il curriculum. Spetterà, quindi, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti designare il presidente della nuova Autorità di Sistema Portuale con l'intesa, nel caso di Venezia, del presidente della Giunta regionale Luca Zaia, previo consulto delle Commissioni parlamentari preposte.

Il tono nomi. Al momento non risulta essere stata presentata ancora nessuna candidatura ufficiale per lo scalo portuale veneziano. In compenso circolano i primi nomi dei possibili candidati e dei loro possibili sponsor. In prima linea c’è l’ex eurodeputato dell’allora Pdl (poi passato al Ncd) e grande amico dell’ex ministro Maurizio Lupi, il trevigiano Antonio Cancian che è sostenuto dal governatore Luca Zaia e ha già confermato ufficialmente che invierà il suo curriculum al ministero.

Anche Gian Michele Gambato, presidente uscente dell’Autorità Portuale di Chioggia ha fatto intendere che si potrebbe candidare per dirigere la nuova Autorità di sistema unificata; cosa che non può continuare a fare il presidente uscente Paolo Costa visto che è in pensione.

Nell’area del Pd veneziano circola anche il nome del deputato Andrea Martella, un parlamentare di lunga esperienza che nel recente passato ha ricoperto il ruolo di “ministero ombra” delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è stato presidente del Forum Trasporti e Infrastrutture del Pd. Circola anche il nome Damaso Zanardo, consigliere di Confindustria e titolare dell’omonima società di logistica Venezia opera anche nell’area portuale veneziana e proprio per questo avrebbe più di qualche conflitto di interesse.

Infine, da più parti si fa il nome dell’attuale direttore generale di Veritas, il padovano Andrea Razzini – in ottimi rapporti e da tempo con Paolo Costa e parte del Pd, per la specifica esperienza acquisita quando ha fatto prima il segretario generale dell’Autorità Portuale di Venezia e poi di quella di Trieste a fianco dell’allora presidente Claudio Boniciolli.

Decide il ministro. Nei prossimi giorni dovrebbero essere formalizzate queste e altre candidature, ma in ogni caso la decisione finale spetterà unicamente al ministro Graziano Delrio che dovrà decidere d’intesa con il governatore. Del resto, vista l’importanza delle nuove nomine nel nuovo contesto delle riformate delle autorità portuali di tutta la penisola e delle isole, il ministro Delrio dovrà tenere conto non solo degli equilibri locali ma anche di quelli nazionali, soprattutto per quanto riguarda i porti di Genova e Trieste, considerati come hub, rispettivamente del mare Tirreno e dell’Adriatico. In particolare, il ministro dovrà calibrare bene i nomi dei futuri presidente-manager dei porti di Trieste e Venezia, da sempre competitivi tra loro e ultimamente ancor più “nemici” a causa del progetto (osteggiato apertamente dalla governatrice del Friuli Venezia Giulia, Deborah Serracchiani) di costruire una piattaforma Off-shore per grandi navi porta container al largo di Venezia.

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