Porto, aumento record dei traffici commerciali

Il 2018 comincia con una crescita del 15,8 % di merci movimentate in banchina Una netta ripresa dopo il calo dello 0,5 % con cui si era chiuso il bilancio del 2017

MARGHERA. Il 2018 è cominciato bene per il porto commerciale di Venezia. Dopo la chiusura del 2017 con una, seppur modesta, riduzione generale del traffico merci (- 0,5%), il mese di gennaio del 2018 si è chiuso con un risultato di segno opposto, + 15, 8 % rispetto allo stesso mese del 2017, con 2 milioni e mezzo di tonnellate (oltre 200 mila in più del mese precedente), di cui 2,1 milioni di tonnellate di merci sbarcate e 446 mila tonnellate all'imbarco.

Del resto l’andamento dei traffici portuali è sempre soggetto ad alti e bassi stagionali che interessano i vari tipi di merci trasportate via nave.

Così in gennaio, complessivamente le merci varie (General cargo) si sono attestate a 811 mila tonnellate (+3,7%) – di cui 451 mila tonnellate di merci in container (in dicembre 2017 erano 450.555 tonnellate) e 138 mila caricate su camion e traghetti Ro/Ro (autostrade del mare) nel terminal di Fusina.

Nel settore delle rinfuse liquide il totale è stato di 853 mila tonnellate (+20,5%) sbarcato Venezia nel 2018, di cui 728 mila tonnellate di prodotti petroliferi (benzina) raffinati (+29,2%), e 33 mila tonnellate di altri carichi liquidi, come gasolio e olio di palma (+10,8%); unico segno negativo, con , 91 mila tonnellate di prodotti chimici vari (-20,1%) liquidi (+10,8%). Per quanto riguarda le cosiddette rinfuse solide il dato globale è di 922 mila tonnellate di merci (+23,9%), delle quali 268 mila tonnellate di prodotti metallurgici (+54,8%), 209 mila tonnellate di carbone e lignite (-14,6%), 183 mila tonnellate di mangimi, foraggi e semi oleosi (+34,9%). Ancora meglio, con 170,193 tonnellate, sono andate i traffici portuali dei due grandi terminal (Cereal Doks e Grandi Molini) di cereali (+35,6%).

In crescita (+48,4%) anche il traffico di minerali e materiali da costruzione. In progressiva riduzione è invece l’approvvigionamento di carbone e lignite (-14,6 %) che risente della chiusura delle centrale termoelettrica dell’Enel di Porto Marghera e la riduzione del carico della Palladio di Fusina, che utilizza anche rifiuti solidi urbani (cdr), prodotti chimici di base e lavorati (-20,1%) e altre rinfuse solide non meglio precisate (-50%). Il traffico di petrolio greggio e da tempo uguale a zero, vista la riconversione della raffineria di Eni che prima raffinava anche benzie e ora produce solo biodiesl miscelato al 15 % con oli vegetali . Infine, anche il traffico passeggeri (Ferry boat) continua a crescere (-12,5%), mentre quello croceristico di transito è a zero, come sempre succede nela stagione invernale. Una vera e propria impennata, davvero straordinaria, l’ha avuta, invece, il traffico di croceristi in partenza (home) da Venezia, 4.439 passeggeri (+8.436,5%), grazie alla partenza della Costa Luminosa il 6 gennaio per una crociera che farà il giro del mondo.

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