Portelli alla Vez, i clochard non entrano
Eleganti e funzionali, i portelli tengono lontani clochard e sbandati che scambiavano la biblioteca per un bagno pubblico. Da ieri mattina sono entrati in funzione alla Biblioteca civica di Mestre i nuovi portelli, fatti installare dall'amministrazione comunale per garantire una maggiore sicurezza, per gestire in modo più ordinato l'accesso al servizio e tutelare gli spazi per lo studio. La novità non ha creato grosse perplessità negli utenti: chi non aveva la tessera ha potuto farla al momento presentando un documento e attendendo qualche istante il suo turno, chi invece era preparato, ha testato il funzionamento del nuovo sistema automatizzato. Personale al completo e rinforzi per il primo giorno.
Da ieri dunque, l'accesso alla #VEZ è consentito solo con la tessera di Rete Biblioteche Venezia o con quella del Polo regionale. Le nuove tessere, su supporto rigido, hanno durata annuale e sono rilasciate ai nuovi iscritti, mentre gli utenti già muniti possono continuare ad accedere, ma sono tenuti comunque a depositare una propria fotografia nell'archivio di gestione della biblioteca. Dal primo marzo a oggi le tessere rilasciate sono state oltre 600, solo ieri 121. Ma il dato più eclatante sono i libri prestati: alle 17 di ieri erano 295, a chiusura oltre 300, oltre il doppio del normale. L’afflusso è stato straordinario.
Lo steward all'entrata dotato di metal detector ha controllato gli zaini di alcuni avventori che suonavano al passaggio, dando un'occhiata all'interno. In biblioteca c'era persino Zen, un cane habitué del servizio, che di tanto in tanto accompagna la padrona, la quale ha definito i portelli “molto eleganti”. Qualcuna delle persone che staziona abitualmente tra i giardinetti e le panchine con tanto di bottiglia al seguito ha provato a entrare, ma quando ha visto la sicurezza, lo steward e i portelli, ha desistito: senza dire nulla, un po' perplessi, se ne sono andati così come si erano avvicinati. Qualche altro invece era munito di tessera.
Tra i primi utenti a provare i dispositivi posizionati all'ingresso principale della Biblioteca, l'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, arrivato sulle 9.30. «Sono rimasto un'oretta», spiega, «mi sono fatto la tessera, e invito più persone possibili farlo. È filato tutto liscio come l'olio. Con questo sistema la biblioteca ha acquisito autorevolezza ulteriore, è e più vivibile e non ci sono stati episodi diciamo “sconvenienti”. Finché mi trovavo lì tre gruppetti di senza fissa dimora si sono avvicinati, ma hanno visto il portello, la sorveglianza e hanno fatto marcia indietro. L'obiettivo non è escludere chi si veste male, chiunque munito di documento la può frequentare, ma tenendo un comportamento degno, senza usare il bagno come doccia o latrina o la biblioteca come deposito beni. La discriminante è il comportamento, se si riceve la tessera previo documento ma non ci si comporta bene, quest'ultima viene disattivata». Aggiunge: «Vogliamo dare un impulso a un'area piombata nel degrado, questo è un piccolo passo». «Il primo giorno era un incognita», spiega il dirigente del settore, Michele Casarin, «invece è andato tutto per il verso giusto. Le persone hanno capito il funzionamento, la giornata è stata tranquilla. Chi non aveva la tessera e possedeva un documento ha potuto farsela rilasciare al momento, tanti ce l'avevano già».
A giorni la Biblioteca avrà a disposizione stampanti e webcam per rilasciare al momento le nuove tessere plastificate con tanto di foto. «Questo è un periodo sperimentale. Noi con amministrazione viviamo un periodo di test, eventualmente aggiusteremo il tiro. Se un utente ha un comportamento non adeguato la tessera viene sospesa da 30 giorni a un tempo indeterminato». Il primo weekend di apertura, fa sapere, è andato bene, sabato la biblioteca era full, 100 i libri usciti, domenica un po' meno ma c'erano comunque una cinquantina di persone. Dal 2 maggio apertura serale dalle 19 alle 22.30.
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