Porte chiuse a Scegli Civica Non ci sarà un vicesindaco
Porte chiuse alla lista Scegli civica, non ci sarà alcun vicesindaco né ritorno dopo la revoca di Oliviero Leo. Lo hanno comunicato ieri i referenti del Pd, David Vian, di Città Insieme, Giulio Tommasella, e del gruppo misto, Laura Boccato e Walter Corazza. La porta è chiusa in faccia dopo l'intervento del portavoce Mario Melchiori che aveva posto un ultimatum: o vicesindaco o si va all'opposizione.
«Abbiamo ricevuto dalla rappresentanza di “Scegli Civica”, con il portavoce Melchiori e i tre consiglieri», ricordano, «una cortese lettera, indirizzata anche al sindaco, in cui si riproponevano le proprie posizioni politiche e avanzavano delle richieste. Nello stesso tempo, però, la rappresentanza della lista ha convocato una conferenza stampa in cui, usando toni duri oltre i limiti, ha mosso pesanti attacchi e lanciato avventate sfide nei confronti di alcune componenti della maggioranza e del sindaco. Abbiamo quindi, cortesemente, ma fermamente risposto, esprimendo le nostre valutazioni sulle prospettive di una possibile collaborazione amministrativa. Nel periodo seguente il ritiro delle deleghe al dottor Leo, abbiamo correttamente, pur se faticosamente, avviato e condotto un dialogo con la rappresentanza di “Scegli Civica” per superare, se possibile, le difficoltà intervenute. Ma non si dialoga, e non si amministra, con gli insulti e gli ultimatum sparati sui giornali. Espressioni come “ultimatum”, “aut aut”, “traditori”, “giuda”, “mercato delle vacche”, sono in totale contraddizione con la volontà di collaborazione e il proposito di alleanza. La nostra unica preoccupazione», aggiungono, «è stata assicurare le condizioni politiche affinché l'attività amministrativa possa proseguire, per l'intero mandato, con la maggiore forza ed efficacia possibile. L’appartenenza alla maggioranza non basta dichiararla ai giornali: la si verifica nelle modalità con cui si partecipa all'attività amministrativa e in quanto si afferma e si manifesta nelle sedi ad essa deputate. È chiaro che “Scegli Civica”, su queste posizioni e con questi atteggiamenti, lascia prevedere, al contrario, una dura e permanente conflittualità».
I tempi sono già scaduti e al Consiglio del 10 si passerà a una maggioranza di 13 a 12. «Se davvero vogliamo amministrare bene la città», concludono, «non possiamo prefigurarci altri quattro anni di litigiosa convivenza».
Giovanni Cagnassi
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