Portava 100 mila euro in Cina, nascosti nei bagagli: fermato in aeroporto

La Finanza di Venezia ha scoperto un cinese che trasportava soldi nascosti nella suola delle scarpe, in un collo di pelliccia e in barattolo di caffè. Ha spiegato che provenivano dal negozio della figlia

VENEZIA. Nascondevano i soldi nella suola delle scarpe, nel collo di una pelliccia e in un barattolo di caffè. Tra le migliaia di turisti che in questi giorni affollano l’aeroporto di Venezia c’è chi, tentando di «mischiarsi» tra la gente, trasportava circa 100.000 euro in contanti destinati in Cina. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Venezia, fermando un cittadino cinese.

I finanzieri, dopo aver controllato il viaggiatore ed aver trovato una grande somma di denaro nascosta nei sottosuola ricuciti delle scarpe, hanno deciso di estendere il controllo al bagaglio dove, nascosti in un doppiofondo all’interno del collo di una pelliccia ed all’interno di un barattolo di caffè, hanno rinvenuto centinaia di banconote da 500, 200 e 100 €. L’uomo ha spiegato che i soldi provenivano dall’attività commerciale della figlia, titolare di un negozio di abbigliamento.

Ma i finanzieri sospettano si tratti di un cosiddetto «cash courier», solitamente si tratta per lo più cinesi, egiziani, cingalesi, pakistani, albanesi ma anche di italiani. Persone che hanno sempre tentato, in maniera più o meno astuta, di nascondere il denaro tra gli effetti personali, in confezioni di generi alimentari, all’interno di un libro piuttosto che di assorbenti, nei calzini, all'interno di scarpe ovvero con altri originali stratagemmi.

Proseguirà anche nei prossimi giorni l’attività ispettiva delle Fiamme Gialle di Tessera. I controlli ad oggi hanno permesso di evitare che oltre 9,3 milioni di euro uscissero dall’Italia in maniera occulta, sottraendosi al monitoraggio delle Autorità competenti dell’Unione.

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