«Porta sfiga» a Ferrazzi: il sindaco di Venezia Brugnaro paga 87 mila euro
Lievita il conto per chiudere il processo penale. A Comune e Città metropolitana: 11 mila euro a testa. Il reato è stato estinto
Il capogruppo pd Andrea Ferrazzi e il sindaco Luigi Brugnaro
VENEZIA. Aver apostrofato il capogruppo del Pd (e ora senatore) Andrea Ferrazzi dicendogli tra l’altro «Disastro de omo, porti sfiga. Non conti niente», è costato 87mila euro al sindaco Luigi Brugnaro. Tanto ha pagato il primo cittadino per chiudere il procedimento per oltraggio a pubblico ufficiale davanti al giudice Andrea Battistuzzi. Ieri, presentate le determine di Comune e Città Metropolitana sulla congruità del risarcimento, il giudice ha dichiarato l’estinzione del reato per avvenuta riparazione del danno.
Ma il conto a carico delle tasche del sindaco è lievitato rispetto a quanto annunciato nell’udienza precedente. Già versati da Brugnaro i 40mila euro a Ferrazzi a titolo di risarcimento, oltre ai 20mila euro più Iva (ovvero circa 25mila euro) per il pagamento dei legali di parte civile, gli avvocati Elio Zaffalon e Alfiero Farinea, restava aperta la questione dei risarcimenti al Comune e alla Città Metropolitana. Perché ci sia la causa di estinzione del reato, infatti, è necessario che avvenga il risarcimento sia del pubblico ufficiale (ovvero il capogruppo dei Democratici, che aveva già annunciato di voler dare i soldi in beneficenza), sia dell’ente di appartenenza, che in questo caso erano due perché le frasi incriminate erano state dette sia in consiglio comunale che in consiglio metropolitano il 21 dicembre 2016. Nel corso dell’udienza scorsa si era parlato di 2.500 euro per gli enti, che peraltro non avevano chiesto nulla. Ma il giudice aveva chiesto che Comune e Città Metropolitana dichiarassero congruo il risarcimento con un provvedimento e quindi aveva rimandato l’udienza a ieri.
Nel frattempo l’ammontare del danno è stato ricalcolato in base ai valori di alcune tabelle risarcitorie, oltre che di quanto già dato a Ferrazzi, e prendendo come base alcuni casi similari successi nel resto d’Italia. Ed è così che i 2.500 euro sono lievitati a 11mila per ciascun ente, 22mila euro in totale. Che aggiunti ai 65mila euro già versati, fanno 87mila euro.
Lunedì gli avvocati Zaffalon e Farinea avevano ritirato la costituzione di parte civile che tanta tensione aveva causato nella scorsa udienza con l’avvocato Alessandro Rampinelli, difensore di Brugnaro, che aveva contestato il mancato rispetto dell’accordo transattivo firmato dalle parti. «Non abbiamo mai avuto paura di affrontare il processo», chiarisce l’avvocato Rampinelli, «Nel dibattito politico, infatti, non esiste l’oltraggio a pubblico ufficiale». E infatti il procedimento a carico del sindaco era arrivato in aula dopo una richiesta di archiviazione presentata dalla pm Alessia Tavarnesi e un tentativo fallito di mediazione. Ma il gip aveva disposto l’imputazione coatta. Ora, versati gli 87mila euro, la partita si è chiusa.
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