Porta Nord, via libera alla variante

San Donà. Soddisfatto il sindaco Cereser: «Reperite le risorse economiche»
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - CERESER ANDREA - PRESENTAZINE CANDIDATURA X PROSSIMO MANDATO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - CERESER ANDREA - PRESENTAZINE CANDIDATURA X PROSSIMO MANDATO
SAN DONÀ. Porta Nord, via libera alla variante urbanistica per avviare gli interventi Con l’approvazione della delibera, il Comune diventa proprietario di circa 41mila metri quadrati dove si realizzeranno gli interventi dei privati, ditta Azir, Confrutta e Cantina Sociale, che hanno ceduto le aree e assumono la proprietà dell’area della Fiera.


«Reperite le risorse per la riqualificazione dell’area attraverso il Bando Periferie, ora siamo arrivati all’accordo con i privati», esulta il sindaco Andrea Cereser
(nella foto)
, «finalmente in dirittura d’arrivo un sogno perseguito ormai da oltre un decennio».


E la maggioranza prende il voto favorevole anche della lista Zaccariotto che con Albino Zangrando e Costante Marigonda ritiene il progetto strategico e valido per la città. L’obiettivo è poi la stazione integrata treno – autobus e il recupero della Cantina Sociale nella Cantina dei Talenti, oltre la nuova fiera con spazio polifunzionale. «Da una parte ha funzionato il sistema della Città Metropolitana di Venezia, di cui San Donà è parte attiva, per il reperimento dei finanziamenti», aggiunge Cereser, «dall’altro un grande ringraziamento va a quanti hanno creduto nel progetto, da Confrutta alla ditta Azir, da Atvo fino alla Cantina Sociale e a Cantine Vivo che, con il loro impegno, hanno permesso il mantenimento della memoria storica della cantina, elemento qualificante di quella parte di San Donà».


Ci saranno nuovi spazi fieristici, realizzando il nuovo nodo intermodale ferro-gomma, che unirà in un’unica struttura le stazioni Atvo e ferroviaria, recuperando l’antica Cantina sociale per trasformarla in una piattaforma per lo sviluppo economico e sociale. Infine la riqualificazione paesaggistica dell’area del canale Silos, la riconversione dell’area dello stadio Zanutto e dell’attuale stazione delle autocorriere in un attrattore commerciale per il centro città.


«Un progetto che è partito 15 anni fa», ricorda il gruppo del Pd, «era il 19 luglio 2002 con assessore il compianto Claudio Scapolan, quando è stato approvato il Piano Regolatore che conteneva osservazioni strategiche importantissime e che proponeva contenuti tecnici innovativi, riconosciuti a livello nazionale. Sono giunte in seguito le proposte della giunta Zaccariotto, inizialmente con un tentativo di lancio della Porta Nord, e successivamente con un progetto di fondo immobiliare di investimento le cui prospettive di rendimento, con la crisi del 2009 appena iniziata, erano a dir poco irrealistiche: la proposta venne approvata ma si arenò poco tempo dopo, come previsto».


«Questa volta le cose sono diverse», continuano, «c’è uno scopo sociale e la situazione, sia economica che progettuale è cambiata. L’amministrazione intende dare concretezza al processo di rigenerazione urbana indicato nel Piano di Assetto del Territorio con la creazione del nuovo corso urbano che dal Ponte della Vittoria, a sud, arriva all’area di via Pralungo, quale grande dorsale dove concentrare le attività direzionali logistiche per il tempo libero, i servizi alle imprese e alla mobilità».


Giovanni Cagnassi


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