Porta fuori il vecchio cane cieco senza guinzaglio, multata

Spinea. Anziana di 80 anni dovrà pagare 100 euro di multa per aver trasportato Diana con il suo carrettino delle spese

SPINEA . Una multa di cento euro perché il cane è in una strada pubblica senza guinzaglio. Peccato solo che il cane in questione sia un dalmata di 14 anni, quasi cieco e parzialmente inferno sulle zampe che per muoversi (si fa per dire…) deve spostarsi in un trasportino con ruote appositamente realizzato dalla sua padrona, la titolare della multa, che a sua volta di anni ne ha ottanta. Diana, piccola pechinese di 14 anni, può essere considerato da tutti i punti di vista una cagnolina anziana, bisognosa di attenzioni e cure costanti, quasi del tutto cieca, si regge a malapena sulle zampe, ma non riesce più a camminare se non per pochi passi.

Nonostante questo, la signora Virginia Tosi, 86 anni e ancora battagliera, non ha rinunciato ai suoi giri quotidiani in compagnia dell’amica di una vita, e, proprio per favorirne i movimenti, ha riciclato una vecchia borsa della spesa (quelle con le ruote che tutti a Venezia ben conoscono) per portare la cagnetta al parco e in giro per Spinea.

Venerdì pomeriggio,però, la brutta sorpresa.

«A pochi metri da casa, in via Pascoli», spiega la signora, «mi sono venuti incontro due agenti della polizia locale dicendomi che, dato che Diana non aveva il guinzaglio, obbligatorio in caso di uscita per strada, ero passibile di multa». A nulla è servito cercare di spiegare la situazione del cane, con anche una dimostrazione pratica e Diana che, appoggiata delicatamente a terra, dopo un tentativo minimo di movimento si sedeva senza più fare un passo: verbale e cento euro di multa per infrazione del regolamento comunale. Una volta a casa, smaltita (ma solo in parte) la rabbia, la signora Tosi ha deciso, assieme al marito, di rendere pubblico l’accaduto.

«Ho già scritto una lettera al sindaco Silvano Checchin», spiegano i coniugi, «e alle forze dell’ordine per far capire che hanno fatto una vera esagerazione. Abbiamo 60 giorni per pagare, e intendiamo far valere le nostre ragioni fino all’ultimo momento».

In attesa di una risposta da parte del sindaco, che si spera arrivi in tempi brevi, dagli uffici della polizia locale dei Miranese arriva solo la conferma dell’effettiva verbalizzazione di quanto accaduto, ma nessun commento sul come avvenuto. «Non intendiamo lasciar perdere», spiega la signora, «perché questo fatto mi ha veramente indignata». Diana, intanto, continuerà ad uscire nella sua “casetta di sostegno».

«Al massimo prenderemo un piccolo guinzaglio fatto anche quello in casa e del tutto simbolico», conclude il marito, «ma non rinunceremo certo a questi piccoli momenti».

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