Pontili vuoti e distanze di sicurezza. A Jesolo il progetto a prova di Covid-19 esiste già

JESOLO. Un progetto tipo di stabilimento balneare nell’era coronavirus esiste già. Niente più bagnanti sui pontili, spiagge libere solo in tre zone del lido. E vari accorgimenti tecnici per igiene e sicurezza.
Nasce dalla trentennale esperienza maturata nella società “Mareblu Adriatica srl”, leader nel settore della gestione degli stabilimenti balneari con 10 mila ombrelloni, pulizie e sanificazioni, una schiera di certificazioni.
La proposta articolata è stata accennata al Comune alcuni giorni fa e l’obiettivo è farla arrivare al Governo perché possa comprendere quali siano i problemi della gestione di una spiaggia e ne tragga ispirazione per le future indicazioni in vista della stagione sempre più vicina.
«Per aprire uno stabilimento balneare, in questo periodo di emergenza sanitaria», spiega Alessandro Iguadala della Mareblu, «ci dovranno essere condizioni di totale sicurezza sia per i clienti sia per il personale, quindi si dovranno seguire delle procedure standardizzate». Distanze di sicurezza delle singole postazioni, saranno almeno di 4x5m, nel quale è incluso un corridoio per accedere al mare, e per la fruizione dei servizi igienici e del punto ristorazione. Poi, sanificazione e disinfezione dei servizi igienici, attraverso prodotti presidio medico chirurgico, e ove possibile tramite ozono. La struttura dei servizi igienici, dovrebbe prevedere aperture necessarie al cambio dell’aria. I lettini devono essere sanificati con prodotti idonei PMC, con una cadenza programmata come indicato dalle direttive governative sia Nazionale che Regionali.
«L’ingresso allo stabilimento», aggiunge, «dovrà essere contingentato e sarà regolato da apposita segnaletica. Ogni stabilimento dovrà essere dotato di un sistema prenotazioni online, al fine di evitare assembramenti di persone, e solo per casi eccezionali è consentita la prenotazione telefonica e successivo pagamento presso l’ufficio cassa». Ufficio cassa che sarà dotato di apposito schermo protettivo in plexiglass per l’operatore e cliente. Gli ospiti, se non muniti dei dispositivi di protezione individuali, ne troveranno disponibilità in loco previa richiesta al personale. «Per evitare assembramenti di persone», ricorda, «sarà fatto divieto di stazionare sui pontili, e sulle aree libere all’interno e antistante lo stabilimento balneare. E per sicurezza sanitaria la spiaggia dovrà essere occupata da un numero contingentato di clienti sia ospiti di strutture ricettive, sia da pendolari, che comunque hanno prenotato».
«Le aree libere», precisa, «potranno essere individuate in sole tre zone: Faro, Croce Rossa, Cortellazzo. E sarà il Comune a regolamentarne la modalità di utilizzo in sicurezza, con più forze di polizia a controllare. «I tempi per pulire e attrezzare l’arenile per singolo stabilimento sono indicativamente di 30 giorni», conclude l’imprenditore, «comprendendo lo spianamento, pulizia della sabbia, collocazione delle piantane, ombrelloni, lettini e percorsi per accedere al mare, nonché le pulizie a fondo dei servizi igienici, comprese le aree verdi». –
Giovanni Cagnassi
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