«Ponte sul Sile, troppa superficialità»

Jesolo. Le categorie premono sulla Città Metropolitana per una viabilità alternativa. Faloppa: non sanno nulla di turismo
JESOLO. Chiusura della Caposile-Portegrandi ancora in forse. Per il momento non ci sono ancora comunicazioni ufficiali sul rinvio a settembre dei lavori che sarebbero dovuti partire in realtà il 12 giugno, in piena stagione, al ponte sul Sile a Portegrandi. In questi giorni è in corso una perizia da parte di un ingegnere strutturista che dovrà stabilire se il ponte sarà effettivamente sicuro e potrà reggere ancora qualche mese, magari limitando almeno i mezzi pesanti, camion, tir, autobus turistici. Inizialmente si era parlato di chiusura drastica a tutti i veicoli dagli uffici della Città Metropolitana che avevano diramato la prima comunicazione. Una chiusura per sei mesi a partire dal 12 giugno. Il sindaco di Quarto d’Altino, Claudio Grosso, è prudente: «Non abbiamo ancora l’ufficialità del rinvio e bisognerà attendere l’esito delle perizie per capire cosa succederà». Lui e i sindaci della costa e del territorio avevano subito inviata una lettera alla Città Metropolitana con le loro forti perplessità.

Le categorie del turismo a Jesolo erano già in fibrillazione. «Alla base c’è stata un’informazione sbagliata», premette il presidente Aja, Alessandro Rizzante, «cui i sindaci si sono opposti con determinazione, giustamente. In ogni caso si parla di un problema infrastrutturale al ponte con la possibilità di una circonvallazione di fatto, e tra tre mesi, quindi non dovrebbero esserci problemi». Grosso invoca una soluzione con Anas, mettendo in sicurezza gli incroci sulla statale 14 con via Trezze e via Trieste in Portegrandi. Un’area per la quale il Comune ha previsto delle rotatorie.

Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia non perde la sua proverbiale calma: «Attendiamo le perizie, ma ormai si parla di rinvio. Io credo che in ogni caso ci sia la possibilità si deviare il traffico sulla statale 14 poco dopo Portegrandi imboccando la provinciale 43 svoltando a sinistra per poi rimettersi sulla statale 14. Non ci sarà un blocco totale».

Ma il presidente della Confcommercio mandamentale Jesolo e San Donà, Angelo Faloppa, è duro con gli uffici della Città Metropolitana: «Sono scollegati completamente con la realtà turistica se credono di poter comunicare questo da un giorno all’altro, senza prevedere le reazioni inevitabili. Significa non avere esperienza in fatto di turismo. La questione è stata trattata con superficialità». Infine il sindaco di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, anche lei molto interessata dalle conseguenze di una simile decisione: «Credo che sia venuto a mancare un coordinamento tra enti», commenta il sindaco, «quindi tra Città Metropolitana e Comune. Possiamo capire i lavori urgenti, ma la comunicazione è importante».

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