Ponte Morandi, tra gli indagati c'è il direttore di Venezia Terminal Passeggeri

VENEZIA. Tra i 71 indagati – 69 persone fisiche e le due società Autostrade per l’Italia e Spea – per il crollo del Ponte Morandi di Genova il 14 agosto del 2018 c’è anche Galliano Di Marco, il direttore generale della Venezia Terminal Passeggeri.
Il manager Vtp è tra coloro che nei giorni scorsi hanno ricevuto dalla procura di Genova l’avviso di chiusura indagini, l’atto che di norma precede la richiesta di rinvio a giudizio. Di Marco, direttore generale di Vtp dall’ottobre del 2016 dopo l’esperienza alla giuda del porto di Ravenna, è indagato per il ruolo di direttore dell’Esercizio ricoperto in Aspi (Autostrade per l’Italia, gruppo Atlantia-Benetton) nel 2004.
L’inchiesta condotta dai pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno della procura di Genova guidata da Francesco Cozzi, ha riguardato la gestione della rete autostradale e gli interventi di manutenzione realizzati dalla concessionaria negli ultimi due decenni, evidenziando come vi sia stata una riduzione del 98% delle spese per la manutenzione da quando la concessione è passata dal pubblico al privato.
Nel corso dell’inchiesta sono stati fatti due incidenti probatori, uno sullo stato di salute del viadotto e un secondo sulle cause vere e proprie del crollo che si è chiuso a fine febbraio. Ora, entro l’estate, si dovrebbe arrivare alla prima udienza preliminare, con la fase delle richieste di rinvio a giudizio da parte della Procura. Gli indagati devono rispondere, tra le altre cose e a vari titolo, di crollo colposo, attentato alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo e omicidio stradale colposo plurimo, rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Tra i nomi più eccellenti dell’inchiesta ci sono gli ex vertici di Aspi, l’ex ad Giovanni Castellucci e i numeri due e tre Paolo Berti e Michele Donferri Mitelli, ex vertici e tecnici della controllata Spea.
Tra i tanti manager raggiunti dall’avviso di chiusura indagini anche Di Marco. «Sono a conoscenza che la magistratura stia approfondendo le posizioni di tutti i dirigenti di ASPI dal 1992 al 2018 motivo per cui ho ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini», dice Di Marco, «in questo contesto posso precisare che nel 2004 ho ricoperto il ruolo di Direttore di Esercizio di Aspi per un solo anno per poi dare le dimissioni dal Gruppo Atlantia nel 2007 senza avere altri contatti con la società. La vicenda risale dunque a oltre 17 anni fa, ho piena fiducia nella magistratura e nel corso delle indagini» . —
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