Ponte ferroviario tra Venezia e Lubecca «E Marghera rinasce»

MARGHERA. L’accordo è già operativo, i primi collegamenti già da fine agosto. L’Autorità Portuale di Venezia ha siglato con il Lübecker Hafen-Gesellschaft (l’Autorità Portuale di Lubecca, Germania) e con il Gruppo Grimaldi un accordo per un collegamento intermodale (nave+ferrovia+nave) tra i Porti di Venezia e Lubecca per collegare il mar Adriatico e il mar Baltico (Scandinavia, Finlandia e Russia) con Italia e Grecia. Traffici che evitano i camion ma puntano su treni e traghetti con le merci, che viaggiano lungo le Autostrade del Mare sulla rotta greca tra Patrasso e Venezia tramite il collegamento ro/ro trisettimanale di Grimaldi, che verranno caricate su treno dirette - via Brennero - al porto di Lubecca per poi ripartire da qui alla volta dei paesi scandinavi, baltici e della Russia.
«Dopo Francoforte e Rostock, ecco Lubecca. Abbiamo rotto il ghiaccio. E questo perché Venezia è il porto naturalmente più vicino al Brennero per i traffici con il Mediterraneo orientale. Capirlo è stato strategico. E strategica è la linea ferroviaria di cui il nostro porto è dotato assieme all’intermodale a Fusina e alla stazione Cargo di Marghera. Si aprono quindi grandi opportunità, di cui possono beneficiare anche le aziende del territorio», spiega Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale che ricorda come questi accordi confermino anche che “senza eccessi, Marghera sta rinascendo per conto suo».
Il Porto di Lubecca è il quarto scalo europeo per i traffici in traghetto (ro/ro) con 4 terminal, 18 accosti e oltre 21milioni di tonnellate di merce movimentata da e per il Nord Europa (quasi 700.000 trailer) ogni anno. Il Gruppo Grimaldi, tramite la controllata Finnlines, assicura 38 partenze a settimana da Lubecca per la Svezia, 17 per la Finlandia e due verso la Russia. Il nuovo ponte ferroviario tra Venezia e Lubecca prevede dai 2 ai 6 treni a settimana ciascuno da 30 container o trailer che copriranno in sole 26/30 ore i 1.362 chilometri che separano Venezia dal porto tedesco.
Il Porto di Venezia continua a crescere, così: +39,7% nei primi 6 mesi del 2016, un risultato raggiunto grazie ai lavori di infrastrutturazione di questi anni (ampliamento del terminal ferroviario di Marghera e raddoppio del binario via dell’Elettronica a sostegno del Terminal Autostrade del Mare). Ulteriori sviluppi sono attesi dagli altri investimenti in corso e relativi all’elettrificazione del secondo binario in entrata alla stazione di Venezia-Mestre; la realizzazione di un nuovo collegamento diretto fra Fusina e la linea Venezia-Milano, per bypassare il nodo di Mestre e un parco ferroviario a servizio del terminal container e del Distripark che sorgeranno nell'area ex-Montefibre.
Mitia Chiarin
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