Ponte di Rialto, in gara tutti i big
Ci sono tutti i «big» delle imprese di restauro italiane nella gara per l’appalto per il restauro del ponte di Rialto di cui ieri in Comune sono state aperte le offerte con le buste relative alle partecipazioni, ben 19.
Quelle relative all’offerta tecnica e infine a quella economica saranno aperte nei prossimi giorni dalla Commissione comunale, fino all’aggiudicazione dell’appalto, che ha una base di gara di 3 milioni e 700 mila euro, di cui poco più di 3 milioni soggetti a ribasso d’asta, che potrebbe essere cospicuo, visto il gran numero di concorrenti. In lizza il gruppo Dottor di Treviso, già impegnato negli interventi a Palazzo Ducale e alla Punta della Dogana e la Sacaim - in consorzio con la società di Giovanni Giusti e la Cooperativa Beni culturali - già intervenuta, ad esempio per le ristrutturazioni del Teatro La Fenice e la Gallerie dell’Accademia. E, ancora, la Gerso Restauro Opere d’arte srl, già impegnata per la Soprintendenza nella pulitura delle facciate di Procuratìe e Ala Napoleonica in Piazza San Marco.
La Lares - in gruppo con Setten Genesio e Lithos - altra impresa veneziana specializzata in restauro di qualità, già impegnata, ad esempio, nel restauro della pavimentazione delle Procuratìe. E, ancora, la società di Ottorimo Nonfarmale - tra i più noti restauratori italiani, più volte impegnato anche a Palazzo Ducale - in associazione di impresa con Leonardo e Seres srl. Solo alcuni dei molti partecipanti in arrivo da tutta Italia perché il restauro del ponte di Rialto - oltretutto in un momento di crisi dell’edilizia - fa gola a molti anche per il suo prestigio e il relativo ritorno di immagine.
Un restauro interamente finanziato dallo sponsor, la società vicentina Only The Brave, dell'imprenditore dell'abbigliamento giovanile Renzo Rosso. Il termine per la realizzazione dei lavori è di 550 giorni e quindi dovrebbero presumibilmente concludersi con il completamento del restauro verso la metà del 2016. L'offerta economica, e cioè il ribasso d'asta rispetto al prezzo messo a gara, varrà solo per il 25 per cento del totale sulla valutazione della commissione giudicatrice, mentre il 65 per cento verrà riservato all'offerta tecnica. In particolare, 25 punti saranno assegnati per il restauro e la sua qualità e 40 per l'organizzazione del cantiere, la continuità dell'esecuzione dei lavori e l'allestimento del cantiere (5 punti andranno anche alla comunicazione).
Chi vincerà l'appalto del restauro del ponte di Rialto dovrà assumersi anche l'onere della progettazione esecutiva dell'intervento. I lavori dovrebbero iniziare già a primavera. Secondo il cronoprogramma allegato al progetto definitivo del ponte, i primi punti su cui si interverrà con il restauro saranno l'intradosso in pietra e quello della pavimentazione, accompagnato anche dalla revisione dei sottoservizi. I lavori saranno divisi in quattro lotti, consentendo comunque la percorribilità acque e pedonale di Rialto per 1'intera durata.
Enrico Tantucci
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